L'arcivescovo di Bangalore: no alle legge (razzista) sulla cittadinanza indiana

Monsignor Peter Machada ha indirizzato un messaggio al premier Modi che ha escluso i musulmani tra chi potrà diventare cittadino indiano

Peter Machado, arcivescovo cattolico di Bangalore
Peter Machado, arcivescovo cattolico di Bangalore
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9 Gennaio 2020 - 21.17


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Peter Machado, arcivescovo cattolico di Bangalore, ha chiesto al governo indiano di evitare che la concessione della cittadinanza indiana per gli immigrati illegali sia legata all’appartenenza religiosa.

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In un messaggio indirizzato al Premier, al presidente della Repubblica e al governatore del Karnataka, Stato di cui Bangalore è capitale, l’arcivescovo, di origine indiana, nominato nel 2018 da Papa Francesco, chiede di “considerare i meriti individuali invece della fede”.
Nella sua presa di posizione contro la discussa legge approvata il 12 dello scorso dicembre, che ha suscitato l’ ondata di proteste più intensa dall’arrivo al potere del premier Modi, il prelato sostiene che “la religione non può essere il criterio per essere cittadini di un Paese; e la violenza non è la soluzione delle divergenze d’opinione”.
Se il governo riconsiderasse la legge, dice ancora l’Arcivescovo, “offrirebbe giustizia a tutti gli immigrati illegali, e promuoverebbe l’uguaglianza tra loro”.

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