Una 'pizza contro il razzismo' per le Sardine Atlantiche di New York: "Noi siamo in tutto il mondo"
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Una 'pizza contro il razzismo' per le Sardine Atlantiche di New York: "Noi siamo in tutto il mondo"

Le Sardine Atlantiche: "Che questa esperienza diventi un modello per tutti i paesi, per combattere gli stessi problemi e il populismo, in tutto il mondo".

Sardine Atlantiche
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29 Gennaio 2020 - 16.10


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Le Sardine Atlantiche di New York si sono riunite ieri sera nella Pizzeria Gino Sorbillo di Manhattan per una ‘pizza contro il razzismo’, una serata per dire un chiaro “no” al razzismo e mostrare supporto nei confronti del gruppo americano delle sardine, ha fatto sold out”, tutto esaurito.
“Oltre 50 persone si sono ritrovate per discutere dell’Italia, di politica, ma anche per scambiarsi racconti, contatti e per confrontarsi sulle grandi tematiche del giorno d’oggi – dice la nota rilasciata dalle Sardine.
Verso la fine della cena, Simona Giunta, una delle anfitrione della serata, ha voluto ringraziare tutti i partecipanti, individuando le principali priorità per il prossimo futuro delle sardine dall”altra parte dell’oceano’.
In primo luogo, l’intenzione di costituire un gruppo attivo sui social per contrastare la propaganda delle destre e dei populismi – per sconfiggere la famosa “Bestia” impiegata da Salvini sui Social; in secondo luogo, l’organizzazione di appuntamenti culturali in tutta la città di New York, senza tralasciare le periferie; per concludere – ha aggiunto – si continuerà sul percorso di coraggio e determinazione finora intrapreso.
“Le sardine sono in tutto il mondo – in diversi stati Europei, qui, in diverse città. La stampa italiana ha descritto le sardine come determinanti nel mobilitare una grandissima fascia di elettori indecisi nelle ultime elezioni, specialmente in Emilia Romagna. Che questa esperienza diventi un modello per tutti i paesi, per combattere gli stessi problemi e il populismo, in tutto il mondo’.
Non sono comunque mancati altri brindisi e momenti di allegria, in cui si è ricordata l’eterogeneità del gruppo: professionisti, ricercatori, accademici, ritrovatisi a New York grazie all’iniziativa”.

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