Non ci sono colpe. Semplicemente è andata così: “Ce la faremo. Ma per il vaccino ci vorrà tempo”. Lo spiega l’immunologo americano Anthony Fauci, dell’unità di crisi istituita dal presidente degli Stati Uniti per arginare la diffusione del Covid-19, in un’anteprima, pubblicata sul sito del Messaggero di sant’Antonio, dell’intervista esclusiva che uscirà a maggio sull’edizione italiana per l’estero.
Il virologo italo-americano smentisce la Cnn che aveva accusato l’Italia di essere “un focolaio dell’epidemia” .
“L’Italia non ha nessuna colpa. E anche altri Paesi si sono poi ritrovati nelle stesse condizioni. L’Italia non ha fatto nulla di male, e dunque non deve essere accusata di nulla. E’ stata solo sfortunata ad aver registrato, nella fase iniziale della pandemia, un numero così alto di contagi”, sottolinea. Sulle colonne del mensile francescano lo scienziato, inoltre, spiega l’alto numero di contagi in Italia, il perché il Coronavirus sia così difficile da arginare, le sue origini, se le sue eventuali mutazioni possano incidere sulla messa a punto del vaccino e come valuta l’operato dell’Organizzazione mondiale della sanità.
“Parlare di pandemia è solo una questione semantica. A prescindere da come vogliamo definire questo virus, penso che la risposta debba essere assolutamente severa e rigorosa – commenta – . E importante non farsi prendere dal panico perché la paura peggiora la situazione”.
Di origini italiane (i nonni erano arrivati negli Stati Uniti nei primissimi anni del Novecento, quelli paterni da Sciacca in Sicilia, quelli materni da Napoli), il professor Fauci, 79 anni, è uno dei più celebri immunologi del mondo, direttore negli Usa del Niaid, il National Institute of Allergy and Infectious Diseases che fa parte degli Nih, i National Institutes of Health.
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