Un messaggio chiaro per chi pensa che sarà solo un problema de terzo mondo: Covid-19 “non discrimina tra nazioni ricche e povere, grandi e piccole. Non discrimina tra nazionalità, etnie o ideologie. Nemmeno noi. Questo è un momento cruciale per tutti, per essere uniti in quella che è la nostra lotta comune contro una minaccia comune. Quando siamo divisi, il coronavirus sfrutta le crepe che ci sono tra di noi”.
E’ un richiamo all’unità quello lanciato da Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, nel corso della conferenza stampa da Ginevra su Covid-19.
Ha poi aggiunto: “Quando le nazioni del mondo si incontrarono per formare le Nazioni Unite, nel 1945, una delle prime cose che hanno discusso è stata la creazione di un’organizzazione per proteggere e promuovere la salute delle persone del mondo. Hanno espresso questo desiderio nell’atto costitutivo dell’Oms, che afferma che godere del più alto livello raggiungibile di salute è uno dei diritti fondamentali di ogni essere umano, senza distinzione di razza, religione, credo politico, condizione economica o sociale. E proprio questo credo resta la nostra missione”.
“Con il sostegno del popolo e del governo degli Stati Uniti, l’Oms lavora per migliorare la salute di molte delle persone più povere e vulnerabili del mondo”, ha ricordato il dg Oms, dopo aver espresso il suo dispiacere per la decisione del presidente Usa di interrompere i finanziamenti all’agenzia. “L’Oms non sta combattendo solo Covid-19. Stiamo lavorando per contrastare poliomielite, morbillo, malaria, Ebola, Hiv, tubercolosi, malnutrizione, cancro, il diabete, la salute mentale e molte altre malattie”, ha ricordato.
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