Scienziati e intelligence gli dicono di no ma Trump ne è convinto: il virus è uscito dal laboratorio di Wuhan

Per il presidente, ci sono abbastanza prove per poter dire "con un alto grado di fiducia" che il SARS CoV 2 non ha origini naturali.

Donald Trump
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1 Maggio 2020 - 13.12


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Ancora una volta, il presidente Usa Donald Trump ha lanciato pesanti accuse alla Cina, in aperta contraddizione a quanto sostenuto finora dalle sue stesse agenzie di intelligence. Come riporta la Bbc, durante la conferenza stampa di giovedì il presidente ha risposto “Sì. Sì. Sì” alla domanda di un giornalista che gli chiedeva se “ad oggi avesse visto degli elementi tali da ritenere con un alto grado di fiducia che il virus abbia avuto origine nell’Istituto di Virologia di Wuhan”. Una domanda alla quale il presidente Usa non ha esitato a rispondere con un triplice sì, avvallando la tesi – in aperto contrasto con quanto dichiarato il giorno prima dal direttore dell’Intelligence nazionale – che il nuovo coronavirus sia stato creato dall’uomo in laboratorio.

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A chi, poco dopo, gli ha chiesto dichiarire il suo commento, Trump ha risposto: “Non posso dirtelo. Non posso dirlo”. Ma poi, sempre parlando ai giornalisti, ha paventato varie ipotesi, tra cui che la Cina “abbia commesso un errore” o che qualcuno “abbia fatto qualcosa apposta”.

Secondo il New York Times, alti funzionari della Casa Bianca hanno chiesto alla comunità dell’intelligence americana di indagare se il virus provenisse da un laboratorio di ricerca di Wuhan. In particolare, alle agenzie di intelligence è stato chiesto di determinare se la Cina e l’Oms abbiano trattenuto informazioni sul virus, secondo quanto riferito da fonti dell’amministrazione Usa a Nbc News.

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Giovedì – in una rara dichiarazione pubblica – l’Ufficio del direttore della National Intelligence, che sovrintende alle agenzie di spionaggio statunitensi, ha affermato di concordare con il “vasto consenso scientifico” sulle origini naturali di Covid-19. “La [comunità di intelligence] continuerà a esaminare rigorosamente le informazioni e il materiale che emergerà per determinare se lo scoppio è iniziato attraverso il contatto con animali infetti o se è stato il risultato di un incidente in un laboratorio a Wuhan”. Questa, dunque, la prima affermazione definitiva sulla questione da parte delle agenzie di intelligence Usa. Una affermazione che se da un lato rifiuta la più estrema delle teorie della cospirazione sulle origini della pandemia – ossia che i cinesi abbiano sviluppato e scatenato il coronavirus come arma biologica – dall’altro lato non esclude la possibilità che il virus sia trapelato accidentalmente da un laboratorio di Wuhan che studiava malattie infettive. The Donald non sembra avere dubbi sul fatto che il virus sia uscito da lì, per questo chiederà ai suoi 007 di lavorarci ancora e ancora.

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