I media cinesi attaccano Pompeo e Bannon: "Una coppia di clown bugiardi"

Pechino non ha gradito le accuse dell'amministrazione Trump sul Covid-19 creato in un laboratorio di Wuhan. E si prerpara ad una controffensiva verbale

Bannon e Pompeo
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4 Maggio 2020 - 19.28


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Ormai è guerra (di parole) aperta tra Washington e Pechino: dopo aver bollato come “pazza” l’ipotesi degli Stati Uniti che il coronavirus sia sfuggito da un laboratorio cinese, Pechino va al contrattacco. Il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, e l’ex stratega della Casa Bianca, Steve Bannon, sono finiti nel mirino del Quotidiano del Popolo, la voce del Partito comunista cinese: vengono definiti “una coppia di clown bugiardi”, mentre Bannon viene considerato anche un “fossile vivente della Guerra Fredda”.
Bennon, durante un talk show, ha dichiarato che la Cina ha commesso una sorta di “Chernobyl biologica” contro l’America, sostenendo la teoria che il coronavirus avrebbe avuto origine al Wuhan Institute of Virology, in linea con le ultime affermazioni della Casa Bianca.
 Soltanto pochi giorni fa, la tv statale cinese Cctv, a conferma della tensione in crescita tra le prime due economie del pianeta, aveva denunciato ripetutamente Pompeo definendolo il “nemico comune dell’umanità” e accusato anche di “diffondere un virus politico” per le sue ripetute affermazioni secondo cui la pandemia avrebbe avuto origine in un laboratorio cinese.
 Per Pechino sono accuse “infondate”. Se Pompeo ha le “enormi prove” di cui ha parlato, hanno scritto i media di Stato, le “presenti al mondo, soprattutto agli americani che l’amministrazione continua a voler prendere in giro”. La verità è “che Pompeo ha bluffato”.
 Gli esperti dell’Oms hanno definito come “speculazioni” le teorie circa un’origine in un laboratorio cinese del coronavirus e hanno sottolineato di non avere ricevuto alcuna prova in questo senso da parte degli Stati Uniti.

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