Da noi chi denuncia di troppa rilassatezza passa per terrorista o chissà cosa. In parlamento Salvini, in stile Bolsonaro, ha lanciato un anatema contro il distanziamento sociale, dicendo che gli italiani vogliono essere liberi di amare e lavorare, come se a stabilire chi può essere contagiato da Covid-19 possa essere il governo o il Comitato tecnico scientifico, invece di capire, semplicemente, che un virus nuovo mai comparso sulla faccia della terra in questo momento può essere contrastato solo con mascherine, distanziamento sociale e igiene personale.
Adesso il Belgio potrebbe essere il punto di partenza di una seconda ondata di contagi dopo un aumento del 32 per cento nei casi su base settimanale, scrive Reuters.
Il 14 luglio il Belgio non ha registrato alcun morto per la prima volta dal 10 marzo, ma l’Istituto nazionale della Sanità ha segnalato un aumento dei contagi: dal 7 al 13 luglio la media giornaliera si è attestata su 114,7 sette casi, un aumento del 32 per cento rispetto alla settimana precedente.
Il virologo Marc Van Ranst intervistato da Belgium Radio 1 ha dichiarato che i “recenti incrementi di casi confermati” mostrano “che siamo all’inizio di una seconda ondata”.
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