Donald Trump ha scelto di assegnare un vero e proprio stop al commercio di rum e sigari da Cuba. L’obiettivo è solo ed esclusivamente quello di raggiungere un numero di voti superiore in Florida. Sono stati inseriti, quindi, altri limiti per tutti i turisti e i viaggiatori che soggiorneranno a Cuba.
Un annuncio che, probabilmente, ha sconvolto anche tanti addetti ai lavori, eppure Trump non ci è andato leggero nemmeno questa volta. Infatti, il presidente degli Stati Uniti ha alzato il muro contro l’importazione di sigari e di rum direttamente da Cuba, che ha lasciato senza parole un gran numero di cittadini nel corso della cerimonia storica che è stata organizzata alla Casa Bianca.
Tanti analisti sono sicuri che, quella di Trump, sia una decisione esclusivamente dettata da motivazioni politiche. Ovvero, una manovra che è stata realizzata e studiata a tavolino con l’intento di raggiungere un maggiore quantitativo di voti in relazione alla prossima corsa alla presidenza, come sottolineato nell’articolo apparso su Lettoquotidiano.it.
Lo stop dell’importazione di rum e sigari da Cuba
Il nuovo divieto che è stato introdotto da parte di Trump ha portato a bloccare l’importanza di sigari e rum da Cuba, sottolineando come “presto vedremo l’isola libera”. Non solo visto, che il presidente americano ha impedito ai viaggiatori a stelle e strisce di soggiornare all’interno di strutture che appartengono al governo di Cuba.
Una cerimonia, quella in cui Trump ha svelato la sua mossa politica, in cui lo stesso presidente americano non ha perso occasione di rimarcare come il suo combattimento contro l’oppressione comunista prosegua in maniera importante. Ed è proprio questa la ragione di incrementare i divieti. Il fine ultimo, però, non sarebbe quello di iniziare una dura lotta di dazi contro Cuba, quanto piuttosto la volontà di ottenere un maggior numero di voti da parte dei cittadini di origine ispanica in tutti quegli Stati in cui la differenza con Biden è sottile, come proprio in Florida.
Una manovra che ha scopi elettorali
Con la nomina del giudice della Corte Suprema che si avvicina, Trump non è mai sazio e continua a portare avanti la promozione della sua campagna elettorale, anche con qualche mossa a sorpresa, come quella di cui stiamo parlando.
Trump, tra l’altro, durante la cerimonia, ha parlato anche di tante altre novità, di cui è ancora prematuro parlare e che non si possono ancora rivelare pubblicamente. Ha rivendicato, ad esempio, il fatto che l’America non diventerà mai un Paese comunista o socialista, facendo riferimento all’annullamento del patto con il governo cubano, messo a punto da Obama-Biden. Un’intesa, in cui era prevista la cancellazione di ogni tipo di limitazione turistica, riprendendo il filo, prima interrotto, dei rapporti in ambito diplomatico.
Quali sono le vere intenzioni di Trump, quindi? Tanti analisti e svariati cittadini hanno dato un’interpretazione delle parole dette dal presidente degli Stati Uniti in chiave essenzialmente elettorale. Soprattutto perché Biden è indietro di pochissimi voti in Florida, si parla del 51% per Trump contro il 47% per Biden e, di conseguenza, anche questi sono “trucchetti” che possono tornare utili in tempi di campagna elettorale, dove un po’ tutto fa brodo.
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