Siamo entrati nel terzo giorno dalla chiusura dei seggi e non si ha ancora un vincitore certo: molti giornali, anche italiani, stanno dicendo che Biden ha già vinto la Florida, ma molti altri – e a ragione – non si sono ancora sbilanciati: in Florida mancano centinaia di migliaia di schede e il vantaggio di Biden continua ad assottigliarsi.
Biden ha bisogno dell’Arizona per vincere, e se questo Stato passerà a Trump allora la situazione che tutti danno per scontata si ribalterà e la vittoria di Trump sarà certa.
Altro punto cruciale, il Nevada: l’intero paese sta aspettando che il Nevada – che non è uno stato così popoloso – finisca di contare le schede. Ma dal Nevada fanno sapere che le cose andranno per le lunghe, così come dalla Pennsylvania dove però Trump ha un vantaggio molto più solido di quello di Biden in nevada.
Insomma, Biden è in vantaggio ma assolutamente non sicuro di vincere: nel conteggio delle ultime schede potrebbe ancora perdere il vantaggio risicatissimo di Arizona e Nevada e allora la presidenza andrebbe a Trump.
Nel mentre, in America si accendono gli scontri: i manifestanti pro-Trump hanno protestato in Michigan (che è stato vinto da Biden) urlando ‘stop counting’, ossia ‘smettete di contare i voti’. Questo per avere un’idea di come ragionano i sostenitori di Trump: bisognava – secondo loro – smettere di contare i voti perché Trump era in vantaggio e poi non lo è stato più. Protesta diametralmente opposta a quella dei trumpiani in Nevadam che invece scandiscono ‘Count every vote’, ‘contate ogni voto’, nella speranza che il vantaggio di Biden si assottigli. E non è impossibile.
Decine di persone sono state arrestate nella notte a New York a seguito di disordini scoppiati con la polizia durante una protesta pacifica post-elezioni. Secondo quanto riferiscono i media americani, la manifestazione è degenerata quando un gruppo di persone ha lanciato uova contro la polizia e altri hanno dato fuoco ai cassonetti dei rifiuti e sfondato la vetrina di un negozio. Centinaia di manifestanti che chiedevano il conteggio di ogni voto elettorale alle presidenziali Usa si erano riuniti nel Washington Square Park di Manhattan. Altri disordini sono stati segnalati a Portland, nell’Oregon, nella contea di Maricopa, in Arizona, a Denver e Minneapolis.
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