Il governo francese non ha ancora deciso se ricorrere al terzo lockdown nazionale dall’inizio della pandemia – la riserva dovrebbe essere sciolta entro la fine della settimana – ma ha già individuato l’iter istituzionale: un dibattito parlamentare seguito da un voto non vincolante nelle due Camere.
Come riporta l’Agence France Presse non è stata individuata ancora alcuna data precisa, ma fonti dell’esecutivo parlano di un possibile dibattito martedì il che fa pensare che se l’Eliseo deciderà di ricorrere al lockdown questo entrerà in vigore entro la fine della prossima settimana.
Secondo un sondaggio pubblicato dal quotidiano Le Figaro il 62% dei francesi è di fatto favorevole a un nuovo lockdown, almeno in linea di principio, e il 70% auspica che una decisione in merito arrivi il più presto possibile: dunque si tratterebbe di una decisione meno impopolare di quanto non tema il governo.
E tuttavia solo il 14% degli intervistati è favorevole a tutte le misure teoricamnete previste da un confinamento severo; il 69% lo preferirebbe progressivo, con oltre il 60% che si dichiara d’accordo sul vietare gli spostamenti interregionali mentre una percentuale simile è contraria alla chiusura dei negozi non alimentari e delle scuole.
Il presidente Emmanuel Macron non avrebbe alcuna voglia di arrivare al terzo lockdown dall’inizio della pandemia, visti i costi psicologici ed economici del confinamento totale, e intenderebbe piuttosto esaurire prima le possibili alternative, come appunto il coprifuoco.
Ma i dati sanitari continuano ad essere allarmanti, e all’aumento dei contagi e dei ricoveri si aggiunge ora il problema non solo francese delle carenze di fornitura dei vaccini, che farà slittare i tempi dell’immunità di gregge di settimane se non mesi, uno scenario che potrebbe costringere l’Eliseo ad adottare la soluzione più estrema.
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