Una accusa che, al momento, è difficile verificare: i talebani sono accusare i rapire i figli di chi partecipa alla resistenza organizzata contro di loro in montagne e valli a nord di Kabul.
È quanto riferiscono quattro funzionari. Khair Mohammad Khairkhwa, ex capo dell’intelligence nella provincia di Balkh, Abdul Ahmad Dadgar, altro leader della rivolta, e altri due funzionari coperti dall’anonimato affermano che i combattenti hanno attaccato le case, bruciandole, mentre portavano via i bambini.
La prima resistenza organizzata – A nord della capitale una resistenza organizzata sta combattendo sotto la bandiera di “Rivolta del popolo”. Ed è proprio contro questi resistenti che, secondo quanto riferito dai funzionari, si starebbe scagliando la “vendetta” talebana.
La resistenza sulle montagne e nelle valli a nord di Kabul ha portato un gruppo di combattenti anti-talebani a prendere il controllo di diversi distretti rurali. I combattimenti sono scoppiati nella provincia di Baghlan, circa 120 chilometri a nord di Kabul: le forze organizzate sotto la bandiera della “Rivolta del popolo” hanno preso il controllo di tre distretti intorno alla Valle di Andarab, annidata nella catena montuosa di Hindu Kush vicino al Panshir, unica provincia ancora non sotto il controllo dei talebani.