Canada, Justin Trudeau riceve il via libera dal Parlamento: ecco i poteri speciali contro la protesta No vax

Tra le misure possibili contro il Freedom Convoy, il congelamento dei conti bancari dei manifestanti, l’equiparazione dei fondi donati alla causa al finanziamento al terrorismo, la sospensione delle assicurazioni sui veicoli coinvolti

Canada, Justin Trudeau riceve il via libera dal Parlamento: ecco i poteri speciali contro la protesta No vax
Justin Trudeau
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22 Febbraio 2022 - 12.37


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Dopo settimane di feroci scontri e proteste che hanno coinvolto in particolar modo la città di Ottawa, ora si fa sul serio contro i No vax. Il governo canadese infatti può adottare tutte le misure necessarie per cntrastare il dilagare di violenze e rappresaglie.

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Il Parlamento canadese ha approvato la richiesta del primo ministro Justin Trudeau di attivare poteri di emergenza per porre fine alle proteste no vax del Freedom Convoy che ha paralizzato le strade della capitale Ottawa per più di tre settimane. L’Emergencies Act è stato approvato in Parlamento con 185 a favore e 151 contrari, con il Governo liberale di minoranza che ha ottenuto il sostegno della sinistra di New Democrat.

Per l’opposizione le misure speciali non sono necessarie e costituiscono un abuso di potere. Il conservatore Dean Allison ha denunciato quelle che ha definito “misure autoritarie in stile militare” contro i manifestanti. Il verde Mike Morrice ha affermato che invocare l’atto è una risposta “inappropriata” a un fallimento della polizia.

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Durante il fine settimana, la polizia canadese ha ripristinato la normalità a Ottawa, ma Trudeau ha detto che il suo Governo aveva ancora bisogno di poteri di emergenza temporanei. “Questo stato di emergenza non è finito. Continuano a esserci reali preoccupazioni per i prossimi giorni”, ha affermato Trudeau.

Il primo ministro ha rassicurato sul fatto che le misure avranno durata limitata e ne verrà fatto un uso “ragionevole e proporzionato”, senza ricorrere all’impiego dell’esercito. Tra i provvedimenti possibili, il congelamento dei conti bancari di coloro che sono legati alle proteste, l’equiparazione dei fondi donati alla causa al finanziamento al terrorismo, la sospensione delle assicurazioni sui veicoli coinvolti.

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