Dmitri Rogozin, capo dell’agenzia spaziale russa ha messo oggi in dubbio la legalità dei confini della Lituania, mentre continua a salire la tensione per le restrizioni lituane al passaggio di merci verso l’enclave di Kaliningrad. “Fondamentalmente, la Lituania ha messo così in questione i suoi confini”.
Permettere il libero passaggio delle merci era una condizione posta dalla Russia per riconoscere i confini della Lituania, ex repubblica sovietica, ha detto Rogozin, secondo il quale “con questo, la Lituania non si è sparata sui piedi, ma in testa”. Fedelissimo del presidente Vladimir Putin, Rogozin è il primo alto esponente russo a mettere in dubbio il trattato che riconosce il confine lituano, anche se nei talk show russi c’è già chi ha parlato di aprirsi un “corridoio” verso Kaliningrad.
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