Manette, bavaglio e repressione: Un tribunale russo ha ordinato il rilascio dell’oppositore Yevgeny Roizman ma ha ordinato nei suoi confronti, fino al 29 settembre, il divieto di partecipare a eventi pubblici e ad usare internet e ha imposto al dissidente di comunicare solo con familiari, avvocati e investigatori: lo riferisce l’Afp citando a sua volta l’agenzia Ria Novosti.
Precedentemente, l’Afp aveva dichiarato che il tribunale di Yekaterinburg aveva ordinato per Roizman una misura simile a quella degli arresti domiciliari per un mese. Roizman, ex sindaco di Yekaterinburg, rischia fino a tre anni di reclusione a causa di una legge «bavaglio» che di fatto vieta di esprimersi contro l’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe.