Le “Nazioni Unite devono essere più equilibrate nel trattare le informazioni relative alla questione ucraina, altrimenti la Russia metterà in dubbio la sua imparzialità nella prossima sessione della Commissione per l’informazione dell’Assemblea generale
Lo ha detto la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.
Il motivo del contendere sono per discriminazioni che, secondo i russi stanno colpendo in Ucraina la chiesa ortodossa che fa ancora riferimento al patriarcato di Mosca.
La polemica è nata dopo che il aveva dichiarato che il Segretariato non è in grado di commentare l’ordine delle autorità ucraine dello sfratto dei monaci (filo-russi) dal monastero di Kiev Pechersk Lavra.
“Se non è in grado di rilasciare un commento dopo che i monaci hanno fatto un appello diretto alla comunità internazionale in diverse lingue, allora dovrebbe ammettere di essere di parte perché questo significa o una completa perdita di autorevolezza o che c’è un’agenda politica in atto. Dire regolarmente che non sapete nulla degli sviluppi in Ucraina, mentre il vostro capo si reca regolarmente a Kiev (l’ultimo viaggio è avvenuto l’8 marzo), significa causare sfiducia nelle Nazioni Unite e nel suo Segretariato”, ha sottolineato Zakharova.
Il 10 marzo, sul sito web del monastero è stato pubblicato un avviso di sfratto da parte del direttore generale facente funzioni della Riserva storico-culturale Kiev-Pechersk Lavra (dipendente dal Ministero della Cultura ucraino), in cui si afferma che i monaci affiliati alla Chiesa canonica ortodossa ucraina devono lasciare la Santa Dormizione Kiev-Pechersk Lavra entro il 29 marzo, data di scadenza dell’attuale contratto di locazione.
Secondo il documento, il decreto del presidente ucraino Vladimir Zelensky ha creato un gruppo di lavoro che ha individuato una violazione dei termini del contratto di locazione.
Il padre superiore della Lavra di Kiev-Pechersk, il metropolita Pavel, ha dichiarato il 13 marzo che i monaci non avrebbero rispettato l’ordine di lasciare il monastero. Il 14 marzo, il Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha inviato una lettera al Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e al Presidente in carica dell’OSCE Bujar Osmani, invitandoli a chiedere a Kiev di porre fine al suo arbitrio contro la Chiesa ortodossa ucraina canonica.