Sudan, oltre 100 italiani evacuati dal Paese: ora si trovano nella base militare di Gibuti
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Sudan, oltre 100 italiani evacuati dal Paese: ora si trovano nella base militare di Gibuti

Sudan, alle prime ore di domenica 23 aprile, i circa 100 italiani sono stati fatti convergere presso la residenza dell’Ambasciatore d’Italia, Michele Tommasi.

Sudan, oltre 100 italiani evacuati dal Paese: ora si trovano nella base militare di Gibuti
Gli scontri in Sudan
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24 Aprile 2023 - 09.28


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Sudan, oltre 100 cittadini italiani sono stati evacuati dal Paese, che da settimane vive violenti scontri a causa di un colpo di Stato militare. I connazionali sono al momento in sicurezza nella base militare di Gibuti che li ospiterà fino al rimpatrio, previsto nella serata di oggi. Tra gli evacuati a causa dei violenti scontri che sono in corso nel Paese dallo scorso 15 aprile tra l’eserciro regolare e il gruppo paramilitare delle Forze di supporto rapido (Rsf), anche l’ambasciatore Michele Tommasi.

“Si è appena conclusa la prima fase dell’evacuazione di cittadini italiani dal Sudan, colpito in questi giorni da un violento conflitto armato. Grazie a un’operazione coordinata dall’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri, con assetti della Difesa e il supporto dell’intelligence, sono stati messi in sicurezza oltre 100 connazionali, fra cui il personale diplomatico. Con il volo di un C130 dell’Aeronautica militare e un secondo volo di un AM400 spagnolo sono stati trasferiti a Gibuti 105 cittadini italiani e 31 stranieri, fra cui cittadini portoghesi, australiani, greci, britannici, svedesi”, la nota della Farnesina di ieri sera.

“Sin dalle prime notizie degli scontri, il 15 aprile, la Farnesina aveva attivato uno stretto coordinamento con la presidenza del Consiglio, il ministero della Difesa e le Agenzie di sicurezza per monitorare le situazione e valutare le opzioni a tutela dei cittadini italiani, che sono stati contattati individualmente dall’Unità di Crisi per verificare le loro condizioni. Alle prime ore di domenica 23 aprile, i connazionali sono stati fatti convergere presso la residenza dell’Ambasciatore d’Italia, Michele Tommasi. Questi ha coordinato l’organizzazione del convoglio che ha raggiunto l’aeroporto di Wadi Seyydna, situato a circa 30 km a Nord della capitale sudanese, unica via di uscita aerea essendo lo scalo internazionale di Khartoum inagibile perché danneggiato dai combattimenti”.

“In raccordo con altri Paesi europei e alleati, un ponte aereo internazionale ha permesso di raggiungere la base militare di Gibuti, dove i connazionali saranno ospitati. Il rimpatrio avrà luogo lunedì sera con volo dell’Aeronautica Militare. Il ministro Tajani ha seguito direttamente la pianificazione e l’operazione di evacuazione in stretto contatto con il presidente del Consiglio e il ministro della Difesa”, conclude la nota.

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