Dopo Putin anche Erdogan commemora Berlusconi: "Era un grande amico..."
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Dopo Putin anche Erdogan commemora Berlusconi: "Era un grande amico..."

In una lettera pubblicata su Il Messaggero, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto di aver «provato una grande tristezza» nell'apprendere della scomparsa di Berlusconi

Dopo Putin anche Erdogan commemora Berlusconi: "Era un grande amico..."
Putin, Erdogan e Berlusconi
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17 Giugno 2023 - 10.41


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La storia dimostra che Silvio Berlusconi, mentre in casa alimentava l’anticomunismo e faceva balenare il ‘pericolo’ della sinistra nella sua vita ha aperto le braccia ai peggiori autocrati e guerrafondai. Oltre Putin anche Erdogan, che Mario Draghi definì senza diplomazia un dittatore. E con il Sultano di Ankara, come con lo Zar imperialista, erano sorrisi e abbracci.

Così dopo Putin anche Erdogan elogia Silvio Berlusconi. «Abbiamo incontrato Berlusconi a Roma, abbiamo avuto un’ampia discussione dalle relazioni Turchia-Italia fino alle questioni dell’Unione Europea. Il mio amico Berlusconi ha detto: `Adesso sei a casa del tuo migliore amico in Europa. Chiamerò i miei amici primi ministri nell’Ue e fungerò da tuo avvocato´».

Così, in una lettera pubblicata su Il Messaggero, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, affermando di aver «provato una grande tristezza» nell’apprendere della sua scomparsa e sottolineando che Berlusconi ha «sempre sostenuto durante il suo mandato il nostro Paese nel processo di adesione all’Ue».

Erdogan sottolinea inoltre che ci sono sempre stati rapporti «davvero proficui, sinceri e amichevoli». «Abbiamo approfondito le relazioni Turchia-Italia in ogni campo e consentito loro di raggiungere il livello più alto della storia».

«Il nostro primo contatto con il mio caro amico Berlusconi – racconta il presidente turco. – è avvenuto dopo le elezioni del 3 novembre 2002. Quando il nostro partito Ak è salito al potere, siamo stati banditi dalla politica a causa di una poesia che abbiamo letto. Sebbene il partito, di cui ero il presidente, sia uscito vittorioso dalle elezioni, il nostro diritto di fare politica è stato illecitamente precluso. Mentre qualcuno in Turchia cercava di far sembrare normale questa stranezza, Berlusconi è stato il primo al mondo a opporsi».

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