Burkina Fasu e Mali appoggiano il Niger golpista: "Se lo attaccano sarà come attaccare noi"
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Burkina Fasu e Mali appoggiano il Niger golpista: "Se lo attaccano sarà come attaccare noi"

I governi di Burkina Faso e del Mali hanno emesso una nota congiunta in risposta all'ultimatum della Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (Ecowas-Cedeao) riguardo alla situazione politica in Niger.

Burkina Fasu e Mali appoggiano il Niger golpista: "Se lo attaccano sarà come attaccare noi"
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1 Agosto 2023 - 09.13


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I governi di Burkina Faso e del Mali hanno emesso una nota congiunta in risposta all’ultimatum della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas-Cedeao) riguardo alla situazione politica in Niger. Attraverso la stampa, hanno appreso delle conclusioni dei vertici straordinari dell’Ecowas e dell’Unione economica e monetaria dell’Africa occidentale (Uemoa) tenuti il 30 luglio 2023 ad Abuja riguardanti il Niger.

I due paesi, Burkina Faso e Mali, mettono in guardia contro qualsiasi intervento militare nel Niger, poiché sarebbe considerato una dichiarazione di guerra nei confronti di questi due Stati. In caso di un simile intervento, entrambi i paesi si ritirerebbero dall’Ecowas e adotterebbero misure di autodifesa per sostenere le forze armate e il popolo del Niger.

Oltre a respingere l’intervento militare, Burkina Faso e Mali rifiutano di applicare le sanzioni decise dall’Ecowas contro il popolo e le autorità nigerine, le quali definiscono illegali, illegittime e inumane. Gli eventi del passato, come l’intervento unilaterale della NATO in Libia, che ha causato l’espansione del terrorismo nel Sahel e nell’Africa occidentale, rendono ancora più rilevante la cautela contro un simile intervento militare nel Niger.

Un comunicato separato della Guinea, anch’essa colpita da un colpo di Stato, esprime il disaccordo sulle sanzioni proposte dall’Ecowas, compresa quella dell’intervento militare, e annuncia che non le applicherà. La Guinea invita l’Ecowas a riconsiderare la sua posizione riguardo alle sanzioni.

Le posizioni decise e determinate di Burkina Faso, Mali e Guinea pongono in evidenza la complessità della situazione politica nell’area e la necessità di una soluzione diplomatica e concertata per affrontare le sfide e le tensioni nella regione dell’Africa occidentale.

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