La guerra in Ucraina ha preso una svolta preoccupante a luglio, quando gli Stati Uniti hanno deciso di armare Kiev con bombe a grappolo. Dopo mesi di riflessione, Washington ha affermato che migliaia di munizioni sarebbero state inviate per aiutare l’Ucraina a cacciare le forze russe. Politici e gruppi per i diritti umani hanno immediatamente criticato la mossa definendola un “terribile errore” che va contro il diritto internazionale. La decisione di Washington costituisce un precedente preoccupante.
Ad agosto, il ministro della Difesa lituano Arvydas Anušauskas ha proposto di ritirare il suo paese dalla Convenzione sulle munizioni a grappolo, facendo eco a molti altri paesi che hanno criticato il trattato che vieta queste armi crudeli. Questo non dovrebbe accadere. Invece di normalizzare le bombe a grappolo, si dovrebbe fare di tutto per porre fine al loro utilizzo.
È stato documentato che sia le forze russe che quelle ucraine hanno schierato le munizioni, uccidendo molti non combattenti e causando gravi danni. L’utilizzo da parte di Mosca è molto più ampio di quello di Kiev. È ovvio che il presidente Vladimir Putin non fa distinzione tra obiettivi militari e civili in Ucraina. L’uccisione di civili è intenzionale. Gli incessanti bombardamenti delle città ucraine ne sono una prova.
Le cose potrebbero però peggiorare. Il portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirkby, afferma che Kiev ha già lanciato le sue nuove armi fornite dagli Stati Uniti. L’Ucraina potrebbe assistere a bombardamenti a grappolo più furiosi, con Putin che avverte che Mosca ha “scorte sufficienti” per reagire. Potrebbe anche provocare il dispiegamento di altre armi vietate, come gli attacchi chimici, aggravando un conflitto già terribile.
Il Cremlino ha una lunga storia nel dimostrare che quando si tratta di guerra, non mostra moderazione. La morale è irrilevante per quanto riguarda gli interessi della Russia, come dimostra il modo in cui Mosca ha continuato a sostenere il regime siriano nonostante brutalizzasse il suo stesso popolo con armi chimiche. L’Ucraina ha fornito assicurazioni scritte che dispiegherà le armi in modo da ridurre al minimo il pericolo per vite innocenti. Ma questo è impossibile.
Per la loro stessa natura, le bombe a grappolo sono indiscriminate. Come un fucile, spruzzano submunizioni esplosive su un’area grande quanto diversi campi da calcio. I civili saranno quasi inevitabilmente uccisi. La ricerca mostra che quando vengono sparati contro paesi o città, nove vittime su 10 sono non combattenti.
