Il primo ministro Benjamin Netnayhau ha detto sabato mattina che “Israele è in guerra. Questa non è un’operazione [militare], non un altro round di combattimenti, ma una guerra”.
“Ho convocato i capi dell’establishment della sicurezza israeliano e ho ordinato innanzitutto di proteggere tutte le comunità [al confine di Gaza] dalla presenza dei terroristi Hams”, ha aggiunto Netanyahu. “Ho anche ordinato un vasto reclutamento di riserve e la mobilitazione di forze per contrattaccare con forza in un modo che il nemico non ha mai conosciuto… Siamo in guerra. Vinceremo”.
Sabato mattina, circa 2.500 razzi sono stati lanciati da Gaza sulle città del centro e del sud di Israele, raggiungendo fino a Gerusalemme, mentre i terroristi palestinesi si sono infiltrati nelle comunità del sud del paese via terra, mare e aria. Secondo quanto riferito, oltre 200 israeliani sono rimasti feriti – e molti sono stati uccisi – nel corso della giornata. La polizia israeliana stima che attualmente ci siano 60 terroristi in 14 località in tutto il paese.
