Gli Usa proporranno a Israele alternative all'intervento a Rafah
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Gli Usa proporranno a Israele alternative all'intervento a Rafah

L'amministrazione Biden sta valutando diverse alternative a un'invasione di terra israeliana di Rafah e le proporrà alla delegazione israeliana di alto livello che visiterà Washington la prossima settimana.

Gli Usa proporranno a Israele alternative all'intervento a Rafah
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20 Marzo 2024 - 00.40


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L’amministrazione Biden sta valutando diverse alternative a un’invasione di terra israeliana di Rafah e le proporrà alla delegazione israeliana di alto livello che visiterà Washington la prossima settimana. Lo riporta il sito Axios che cita due funzionari statunitensi.

Sia il presidente americano che il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, hanno tracciato «linee rosse» rispetto a un’operazione israeliana nella città meridionale della Striscia di Gaza, dove sono ammassati più di un milione di palestinesi sfollati. La Casa Bianca si oppone fermamente a un’operazione israeliana a Rafah e ha affermato di essere preoccupata che Israele non abbia un piano attuabile per proteggere i civili palestinesi.

Il premier Netanyahu ha detto che Israele deve andare a Rafah per eliminare Hamas. «Il timore era che i negoziati sull’accordo per la liberazione degli ostaggi potessero fallire e che poi gli israeliani procedessero con l’invasione di Rafah, che sarebbe un punto di rottura per le relazioni Usa-Israele», ha detto un funzionario sentito da Axios.

La Casa Bianca ha capito che non è sufficiente dire agli israeliani cosa non fare, ma che è anche necessario presentare un’alternativa americana, sostiene il sito di informazione.

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Negli ultimi giorni, all’interno dell’amministrazione Biden, sono state discusse diverse alternative: un’idea è quella di ritardare un’operazione militare a Rafah e concentrarsi sulla stabilizzazione della situazione umanitaria nel nord di Gaza, dove la carestia è «imminente», secondo un rapporto sostenuto dall’Onu.

Questo piano comporterebbe anche la costruzione di rifugi per i civili evacuati da Rafah. L’obiettivo sarebbe quello di ridurre il rischio di massicce vittime civili in un’invasione. Un’altra idea è quella di concentrarsi nella prima fase sulla sicurezza del lato egiziano del confine con Gaza come parte di un piano congiunto Usa-Egitto-Israele per distruggere i tunnel sotto il confine e creare infrastrutture per prevenire il contrabbando di armi a Gaza, dicono i funzionari statunitensi.

Netanyahu ha annunciato che invierà i suoi stretti collaboratori, il ministro Ron Dermer e il consigliere per la sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi, a Washington all’inizio della prossima settimana per i colloqui proprio sull’operazione a Rafah- Con loro viaggerà un funzionario delle forze di difesa israeliane responsabile delle questioni umanitarie.

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La delegazione non includerà ufficiali dell’esercito (Idf) incaricati della pianificazione militare dell’operazione a Rafah come richiesto dagli Stati Uniti. Anche il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant si recherà separatamente a Washington la prossima settimana per colloqui con il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin e altri alti funzionari.

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