Israele bombarda Damasco: "Un avvertimento al regime per difendere i drusi"

L’attacco segue giorni di sanguinosi scontri nei sobborghi della capitale tra milizie filo-governative e combattenti appartenenti alla minoranza religiosa drusa.

Israele bombarda Damasco: "Un avvertimento al regime per difendere i drusi"
Un aereo Israeliano
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

2 Maggio 2025 - 10.32


ATF AMP

Top Right AMP

L’aeronautica israeliana ha lanciato raid aerei contro obiettivi non identificati nei pressi del palazzo presidenziale siriano, in quello che le autorità israeliane hanno descritto come un chiaro avvertimento al governo di Damasco. L’attacco segue giorni di sanguinosi scontri nei sobborghi della capitale tra milizie filo-governative e combattenti appartenenti alla minoranza religiosa drusa.

Il primo ministro Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz hanno rilasciato una dichiarazione congiunta: «Questo è un messaggio chiaro al regime siriano. Non permetteremo il dispiegamento di forze a sud di Damasco né alcuna minaccia contro la comunità drusa».

Dynamic 1 AMP

L’esercito israeliano ha confermato che i jet hanno colpito nelle vicinanze del palazzo del presidente siriano Hussein al-Sharaa, senza fornire ulteriori dettagli.

Gli scontri sono scoppiati martedì scorso, dopo la diffusione di un audio sui social media contenente commenti offensivi nei confronti del profeta Maometto. La voce è stata attribuita a un religioso druso, ma il contenuto potrebbe essere stato fabbricato. L’audio ha comunque provocato l’indignazione di molti musulmani sunniti.

Secondo l’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, con sede nel Regno Unito, almeno 56 persone sono morte nei combattimenti nelle aree di Sahnaya e nella periferia drusa di Jaramana, tra cui sia miliziani locali sia membri delle forze di sicurezza.

Dynamic 1 AMP

Giovedì, il leader spirituale dei drusi siriani, Sheikh Hikmat al-Hijri, ha accusato il governo di Damasco — ora guidato da gruppi islamisti radicali come Hayat Tahrir al-Sham — di aver lanciato un «attacco genocida ingiustificato» contro la comunità drusa.

I drusi sono una setta religiosa emersa nel X secolo come diramazione dell’ismailismo, un ramo dell’Islam sciita. Più della metà del milione di drusi presenti nel mondo vive in Siria, in particolare nella provincia meridionale di Sweida e in alcuni sobborghi di Damasco. Le altre principali comunità druse si trovano in Libano e in Israele, compreso il Golan, annesso da Israele nel 1981 dopo essere stato conquistato alla Siria nella guerra del 1967.

Il governo siriano ha negato il coinvolgimento delle proprie forze di sicurezza negli scontri con i drusi, che avvengono sulla scia di massacri verificatisi a marzo, in cui, secondo l’Osservatorio, oltre 1.700 civili — in prevalenza appartenenti alla comunità alawita legata ad Assad — sono stati uccisi da forze governative e gruppi alleati.

Dynamic 1 AMP

Il ministro degli Esteri siriano, Asaad al-Shaibani, ha lanciato un appello all’unità nazionale, definendola «la base solida per qualsiasi processo di stabilizzazione o rinascita». Ha poi avvertito che «qualsiasi richiesta d’intervento esterno, sotto qualunque pretesto, porta solo a un ulteriore deterioramento e divisione».

In una riunione a Sweida, città del sud della Siria, leader religiosi, anziani e gruppi armati drusi hanno riaffermato il loro rifiuto di ogni forma di separazione o divisione del paese, dichiarandosi «parte integrante della patria siriana unificata».

Dalla caduta del regime di Bashar al-Assad lo scorso dicembre, Israele ha intensificato i raid in territorio siriano, colpendo depositi militari e infrastrutture belliche. Le autorità israeliane affermano che tali azioni servano a proteggere la comunità drusa, e hanno anche dispiegato truppe nella ex zona demilitarizzata del Golan, conquistando aree strategiche un tempo occupate dall’esercito siriano.

Dynamic 1 AMP

Secondo alcuni analisti israeliani, la strategia mira a indebolire il nuovo governo siriano e, al tempo stesso, a cooptare i drusi come potenziali alleati. Tuttavia, l’approccio è controverso: alcuni funzionari sostengono che una Siria stabile sarebbe più utile alla sicurezza di Israele.

Il presidente siriano Ahmed al-Sharaa ha dichiarato la scorsa settimana, durante un incontro con un parlamentare statunitense, che Damasco è interessata a normalizzare i rapporti con Israele.

Nel frattempo, in Israele, membri della comunità drusa hanno bloccato temporaneamente alcune strade giovedì sera, chiedendo al governo di proteggere i loro correligionari in Siria.

Dynamic 1 AMP

A complicare ulteriormente la situazione regionale, venerdì sono risuonate sirene d’allarme in gran parte del nord di Israele, e i sistemi di difesa aerea hanno intercettato un missile lanciato, secondo i militari, dallo Yemen. I ribelli Houthi, sostenuti dall’Iran, hanno ripetutamente preso di mira Israele dall’inizio della guerra a Gaza, 18 mesi fa.

FloorAD AMP
Exit mobile version