Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha attaccato l’Iran, accusandolo di sostenere i ribelli Houthi nello Yemen e avvertendo che potrebbe subire lo stesso destino di Hamas a Gaza, Hezbollah in Libano e il regime di Assad in Siria. “Il metodo delle guerre per procura è finito e l’asse del male è crollato”, ha dichiarato Katz, aggiungendo: “Quello che abbiamo fatto a Hezbollah a Beirut, Hamas a Gaza, ad Assad a Damasco e agli Houthi in Yemen, sarà fatto anche a voi a Teheran” .
Queste dichiarazioni seguono un’escalation delle tensioni tra Israele e gli Houthi, che hanno recentemente lanciato un missile balistico contro l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, causando feriti e la sospensione temporanea dei voli. In risposta, Israele ha effettuato massicci attacchi aerei su Sanaa, capitale dello Yemen, colpendo infrastrutture militari e civili, inclusi l’aeroporto internazionale e basi militari .
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato che Israele continuerà a colpire i suoi nemici e che anche gli Houthi “impareranno la lezione” già appresa da Hamas, Hezbollah e il regime di Assad. All’ONU, l’ambasciatore israeliano Danny Danon ha avvertito che gli Houthi rischiano di condividere lo stesso “miserabile destino” di Hamas e Hezbollah se continueranno i loro attacchi contro Israele.
La comunità internazionale ha espresso preoccupazione per l’escalation del conflitto. L’assistente del segretario generale delle Nazioni Unite per il Medio Oriente, Khaled Khiari, ha avvertito che un’ulteriore escalation militare potrebbe compromettere la stabilità regionale e avere gravi ripercussioni politiche, economiche e umanitarie.
Questa serie di eventi evidenzia la crescente tensione tra Israele e l’Iran, con Israele determinato a contrastare le minacce provenienti dai gruppi sostenuti da Teheran nella regione.
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