Trump vuole la pace tra Arabia Saudita e Israele per guadagnare un trilione di dollari: ma l'ostacolo è la Palestina
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Trump vuole la pace tra Arabia Saudita e Israele per guadagnare un trilione di dollari: ma l'ostacolo è la Palestina

Donald Trump, tornato alla ribalta come figura centrale della politica americana, punta a un obiettivo ambizioso: normalizzare i rapporti tra Arabia Saudita e Israele, un passo che potrebbe ridisegnare gli equilibri geopolitici del Medio Oriente

Trump vuole la pace tra Arabia Saudita e Israele per guadagnare un trilione di dollari: ma l'ostacolo è la Palestina
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11 Maggio 2025 - 23.14


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Il presidente statunitense Donald Trump, tornato alla ribalta come figura centrale della politica americana, punta a un obiettivo ambizioso: normalizzare i rapporti tra Arabia Saudita e Israele, un passo che potrebbe ridisegnare gli equilibri geopolitici del Medio Oriente e generare opportunità economiche stimate in un trilione di dollari. Secondo un’analisi di Reuters, tuttavia, il percorso verso questo accordo rimane irto di ostacoli, nonostante l’ottimismo di Trump e dei suoi alleati.

Un progetto di portata storica

L’idea di un’intesa tra Riyad e Gerusalemme non è nuova, ma ha guadagnato slancio con gli Accordi di Abramo del 2020, mediati proprio dall’amministrazione Trump, che hanno portato alla normalizzazione dei rapporti tra Israele e alcuni Stati arabi, come Emirati Arabi Uniti e Bahrein. L’Arabia Saudita, custode dei luoghi santi dell’Islam e potenza regionale, rappresenta però un traguardo ben più complesso e simbolico. Un accordo con il regno saudita non solo consoliderebbe l’influenza americana nella regione, ma aprirebbe la strada a investimenti massicci in settori come energia, tecnologia e infrastrutture.

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Trump, secondo fonti vicine alla sua cerchia, vede in questo progetto un’opportunità per rafforzare la propria eredità politica e per contrastare l’influenza di rivali come Cina e Russia nel Golfo. Il potenziale economico è enorme: un trilione di dollari in scambi commerciali, investimenti e progetti congiunti, che potrebbero trasformare il Medio Oriente in un hub di innovazione e prosperità.

Le sfide sul tavolo

Nonostante l’entusiasmo, gli ostacoli non mancano. La questione palestinese rimane il principale nodo gordiano. L’Arabia Saudita, pur avendo mostrato aperture verso una cooperazione con Israele, ha più volte ribadito che qualsiasi accordo di normalizzazione deve includere progressi concreti verso la creazione di uno Stato palestinese, una prospettiva che appare lontana, dato il clima politico attuale in Israele e nei Territori palestinesi.

A complicare il quadro si aggiungono le tensioni regionali, in particolare con l’Iran, principale rivale di Riyad e nemico dichiarato di Israele. Un riavvicinamento troppo rapido tra Arabia Saudita e Israele potrebbe alimentare le critiche interne al regno, dove una parte della popolazione e dell’establishment religioso guarda con diffidenza a un’alleanza con lo Stato ebraico.

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Il ruolo degli Stati Uniti

Trump, forte della sua esperienza come negoziatore, sembra determinato a sfruttare il peso diplomatico ed economico degli Stati Uniti per superare queste difficoltà. Gli incentivi offerti a Riyad potrebbero includere garanzie di sicurezza rafforzate, accesso a tecnologie avanzate e un ruolo di primo piano in un’architettura regionale di cooperazione economica. Tuttavia, la credibilità americana nella regione è stata messa alla prova da anni di politiche altalenanti, e la nuova amministrazione dovrà dimostrare coerenza e determinazione.

Uno sguardo al futuro

Le prospettive di un accordo tra Arabia Saudita e Israele sotto l’egida di Trump sono tanto allettanti quanto elusive. Se da un lato il potenziale economico e strategico è innegabile, dall’altro le complessità politiche e culturali della regione richiedono una diplomazia paziente e inclusiva. Per Trump, il successo di questa iniziativa potrebbe rappresentare una vittoria storica, capace di cementare il suo ruolo come artefice di una nuova era in Medio Oriente. Ma il tempo, e la volontà delle parti coinvolte, saranno i veri arbitri di questo ambizioso progetto.

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