Per il terzo giorno consecutivo, il Cremlino si rifiuta di confermare se Vladimir Putin si recherà a Istanbul giovedì o chi rappresenterà la Russia in occasione dei potenziali colloqui di pace, mentre aumenta la pressione internazionale affinché il leader russo incontri il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato ai giornalisti a Mosca che la composizione della delegazione russa sarà annunciata “non appena riceveremo le istruzioni pertinenti dal presidente”.
“Finora, tali istruzioni non sono state date,” ha aggiunto.
Zelenskyj ha sfidato Putin a un incontro personale in Turchia, dopo che il presidente russo ha pronunciato un inatteso discorso notturno al Cremlino per sollecitare negoziati diretti tra Russia e Ucraina a Istanbul.
Molti dettagli restano ancora incerti riguardo ai colloqui di giovedì, che stanno assumendo un’importanza crescente sullo sfondo di una retorica sempre più accesa e di un’escalation strategica da parte di entrambi i paesi.
Un alto parlamentare russo ha affermato che la composizione della delegazione di Mosca sarà resa pubblica mercoledì sera, aggiungendo che potrebbe essere discussa un’ipotesi di scambio totale di prigionieri. “Su Istanbul, non dirò nulla, saprete tutto questa sera,” ha detto Leonid Slutsky.
Nel frattempo, Zelenskyj ha dichiarato a un ristretto gruppo di giornalisti, tra cui The Guardian, che si recherà in Turchia giovedì, indipendentemente dal fatto che Putin vi si presenti o meno.
Il presidente ucraino ha spiegato che incontrerà il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ad Ankara, e sarà pronto a volare a Istanbul in qualsiasi momento se il leader russo dovesse presentarsi. “Se Putin non arriva e fa giochetti, allora è la prova definitiva che non vuole porre fine alla guerra,” ha detto martedì.
Anche Donald Trump ha invitato pubblicamente Zelenskyj ad accettare l’offerta di negoziati, affermando di sperare nella presenza di Putin. Il presidente degli Stati Uniti ha inoltre suggerito in modo inaspettato lunedì di poter partecipare al vertice, compatibilmente con il suo viaggio in Medio Oriente previsto per questa settimana – proposta che Zelenskyj ha accolto con favore.
Mercoledì Trump ha dichiarato di non sapere se Putin si recherà in Turchia, ma ha ammesso che “è possibile” che lui stesso possa deviare verso quel Paese se il presidente russo fosse presente. “Gli piacerebbe che io fossi lì, ed è una possibilità… Non so se lui ci sarà, se io non ci sarò. Lo scopriremo,” ha detto Trump ai giornalisti a bordo dell’Air Force One, in volo verso il Qatar.
Trump ha comunque precisato che giovedì sarà negli Emirati Arabi Uniti, ultima tappa del suo tour nel Golfo. Tuttavia, interpellato su un’eventuale visita in Turchia, ha aggiunto: “Non significa che non lo farei, se potesse salvare molte vite.”
Il presidente americano ha detto che invierà comunque il segretario di Stato Marco Rubio e gli inviati speciali Steve Witkoff e Keith Kellogg a Istanbul.
Anche Brasile e Cina, entrambi in buoni rapporti con Mosca, hanno espresso il loro sostegno ai colloqui tra Russia e Ucraina.
Durante una conferenza stampa a Pechino, il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha dichiarato che cercherà di convincere Putin a partecipare ai colloqui con Zelenskyj. “Proverò a parlare con Putin,” ha detto Lula, aggiungendo che prevede un viaggio a Mosca. “Non mi costa nulla dirgli: ‘Ehi, compagno Putin, vai a Istanbul e negozia, accidenti.’”
Brasile e Cina avevano pubblicato martedì una dichiarazione congiunta in cui si affermava che i negoziati diretti sono “l’unica via per porre fine al conflitto”.
Putin e Zelenskyj si sono incontrati solo una volta, nel 2019, e Mosca ha ripetutamente definito illegittimo il leader ucraino.
A Istanbul, Kiev dovrebbe proporre un cessate il fuoco completo di 30 giorni come base per ulteriori trattative.
Mosca ha sistematicamente respinto proposte di tregue prolungate, sostenendo che darebbero tempo all’Ucraina per riarmarsi e riorganizzarsi, proprio mentre le forze russe avanzano sul campo.
Fonti russe hanno fatto sapere che a Istanbul insisteranno su richieste massimaliste, simili a quelle già avanzate nei colloqui falliti del 2022, sempre in Turchia.
I leader europei hanno promesso un aumento della pressione su Mosca in caso di fallimento dei colloqui, ma resta da vedere se riusciranno a ottenere l’appoggio di Trump nei loro sforzi per inasprire le sanzioni e le misure diplomatiche contro il Cremlino.
