Nelle ultime 24 ore, la Striscia di Gaza è stata teatro di una nuova e sanguinosa ondata di attacchi aerei israeliani, che hanno provocato un massacro: almeno 82 persone uccise, secondo quanto riferito dalla Protezione Civile di Gaza.
Il portavoce Mohammad al-Mughayir ha dichiarato all’AFP che “il numero dei martiri è salito a 82 dopo che l’occupazione ha colpito diverse abitazioni nel nord di Gaza”.
Tra gli obiettivi colpiti figura l’Ospedale Europeo di Gaza, uno dei principali centri medici del territorio. Il bombardamento ha danneggiato gravemente l’ingresso dell’ospedale, causando il crollo del terreno circostante e interrompendo l’approvvigionamento idrico. Il direttore dell’ospedale, Imad al-Hout, ha riferito che l’attacco ha reso necessaria l’evacuazione della maggior parte dei 200 pazienti presenti
Inoltre, un campo profughi ad al-Mawasi, designato come “zona sicura”, è stato colpito da un attacco israeliano che ha provocato almeno 19 morti e numerosi feriti. Le squadre di soccorso hanno difficoltà a raggiungere le vittime a causa delle macerie e dei continui bombardamenti
Questo ennesimo massacro, che colpisce civili, ospedali e rifugiati in zone dichiarate “sicure”, mostra con chiarezza la brutalità dell’offensiva israeliana e l’assoluta indifferenza verso le norme del diritto internazionale. La comunità internazionale continua a esprimere preoccupazione, ma finora senza riuscire a fermare lo stillicidio quotidiano di vite umane.
