Pedro Sánchez definisce Israele "stato genocida"
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Pedro Sánchez definisce Israele "stato genocida"

Il ministero degli Esteri israeliano ha annunciato di aver convocato l’ambasciatore spagnolo per una formale reprimenda, dopo che il primo ministro Pedro Sánchez ha definito Israele uno “stato genocida”.

Pedro Sánchez definisce Israele "stato genocida"
Pedro Sanchéz
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15 Maggio 2025 - 12.53


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Il ministero degli Esteri israeliano ha annunciato di aver convocato l’ambasciatore spagnolo per una formale reprimenda, dopo che il primo ministro Pedro Sánchez ha definito Israele uno “stato genocida”.

Le dichiarazioni di Sánchez sono arrivate mercoledì, durante un intervento al Parlamento spagnolo, in risposta a un’accusa rivolta al suo governo di continuare a intrattenere rapporti commerciali con Israele. «Voglio chiarire una cosa», ha affermato Sánchez. «Non commerciamo con uno stato genocida. Non lo facciamo.»

Il governo spagnolo ha più volte ribadito di aver sospeso la vendita e l’acquisto di armi con Israele dall’inizio del conflitto nel 2023. Tuttavia, diverse inchieste giornalistiche sembrano mettere in dubbio tale affermazione.

La reazione di Israele è stata immediata. «A seguito delle gravi dichiarazioni del primo ministro spagnolo Pedro Sánchez, l’ambasciatore spagnolo in Israele è stato convocato per un incontro di reprimenda», si legge in una nota del ministero degli Esteri israeliano diffusa nella serata di mercoledì. Il colloquio è previsto per giovedì, presso la sede del ministero a Gerusalemme.

La Spagna è da tempo tra i Paesi europei più critici nei confronti della guerra israeliana a Gaza, ma le parole di questa settimana segnano la prima volta in cui il premier utilizza un linguaggio tanto diretto. Le sue dichiarazioni arrivano quasi un anno dopo che Madrid si è unita a Irlanda e Norvegia nel riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina.

Sánchez e il suo esecutivo si sono più volte scontrati con Israele per la loro posizione critica sull’operazione militare a Gaza. Nel 2023, Israele aveva richiamato la propria ambasciatrice a Madrid dopo che Sánchez aveva espresso «seri dubbi» sul rispetto del diritto umanitario internazionale da parte dello Stato ebraico.

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