Gaza: Human Rights Watch denuncia la strategia israeliana come strumento di sterminio contro i palestinesi
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Gaza: Human Rights Watch denuncia la strategia israeliana come strumento di sterminio contro i palestinesi

Il blocco imposto da Israele sulla Striscia di Gaza ha superato la dimensione di una tattica militare, trasformandosi in un deliberato "strumento di sterminio".

Gaza: Human Rights Watch denuncia la strategia israeliana come strumento di sterminio contro i palestinesi
Bambino ferito a Gaza
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16 Maggio 2025 - 10.49


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Secondo un comunicato rilasciato da Federico Borello, direttore esecutivo ad interim di Human Rights Watch (HRW), il blocco imposto da Israele sulla Striscia di Gaza ha superato la dimensione di una tattica militare, trasformandosi in un deliberato “strumento di sterminio”. HRW ha accusato il governo israeliano di pianificare la distruzione delle infrastrutture civili residue a Gaza e di concentrare la popolazione palestinese in un’area ristretta, definendo tali azioni come un’”escalation aberrante” di crimini contro l’umanità, pulizia etnica e atti di genocidio.

Nelle ultime 24 ore, la situazione umanitaria a Gaza ha raggiunto livelli critici, con un bilancio devastante per la popolazione civile. Fonti verificate riportano che i bombardamenti israeliani hanno causato almeno 143 morti in un solo giorno, tra cui numerosi bambini, portando il totale delle vittime a oltre 53.000 dall’inizio del conflitto, con un numero incalcolabile di feriti. Le aree più colpite includono Khan Younis, Rafah, Beit Lahia e Jabalia, dove intere famiglie sono state decimate. Secondo l’Osservatore Romano, tra le vittime delle ultime ore si contano almeno 22 minori, uccisi in raid aerei su Jabalia e Khan Younis.

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I raid israeliani hanno preso di mira infrastrutture civili essenziali, aggravando la crisi umanitaria. Ospedali, già al collasso per la mancanza di carburante e forniture mediche, non sono più in grado di operare efficacemente, lasciando i feriti senza cure adeguate. La popolazione è intrappolata in un ciclo di sfollamenti forzati, con ordini di evacuazione che, secondo HRW, non rispettano gli standard internazionali e costituiscono una strategia di “de-civilianizzazione” di Gaza, equiparabile a un crimine contro l’umanità.

Testimonianze raccolte da fonti giornalistiche indipendenti descrivono scene di disperazione: famiglie costrette a fuggire senza un luogo sicuro dove rifugiarsi, bambini che scavano tra le macerie in cerca di sopravvissuti e giornalisti locali presi di mira per impedire la documentazione delle atrocità. Il segretario di Stato statunitense Marco Rubio, secondo quanto riportato da fonti italiane, ha espresso preoccupazione per l’entità delle vittime civili, ma le dichiarazioni dell’ex presidente Donald Trump, che ha rilanciato l’idea di trasformare Gaza in una “Riviera di libertà”, hanno suscitato indignazione per il loro distacco dalla realtà sul terreno.

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HRW ha ribadito che il blocco e le operazioni militari israeliane non solo violano il diritto internazionale, ma rappresentano un tentativo sistematico di annientare le condizioni di vita della popolazione palestinese. La comunità internazionale è chiamata a rispondere con urgenza per fermare quella che l’organizzazione definisce una catastrofe umanitaria senza precedenti.

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