Putin non ferma i bombardamenti contro l'Ucraina: colpito un bus di sfollati: 9 morti, quasi tutti anziani
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Putin non ferma i bombardamenti contro l'Ucraina: colpito un bus di sfollati: 9 morti, quasi tutti anziani

Nove persone sono state uccise in un attacco russo con droni contro un minibus che, secondo le autorità locali, stava evacuando civili nella regione di Sumy, nel nord dell’Ucraina.

Putin non ferma i bombardamenti contro l'Ucraina: colpito un bus di sfollati: 9 morti, quasi tutti anziani
Minubus colpito dai russi in ucraina
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17 Maggio 2025 - 12.55


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Nove persone sono state uccise in un attacco russo con droni contro un minibus che, secondo le autorità locali, stava evacuando civili nella regione di Sumy, nel nord dell’Ucraina.

Le autorità hanno riferito che la maggior parte delle vittime erano donne anziane in fuga da Bilopillya, una cittadina più volte colpita da bombardamenti russi. L’attacco, avvenuto sabato mattina con almeno un drone Lancet, ha ferito anche altri quattro passeggeri ed è avvenuto poche ore dopo l’interruzione, senza risultati concreti, dei primi colloqui di pace diretti tra Kyiv e Mosca dal 2022.

Le immagini dell’attacco mostrano il minibus su una strada di campagna, con il tetto completamente scoperchiato dall’esplosione.

«Il bus stava evacuando persone dalla città», ha dichiarato Yurii Zarko, responsabile dell’amministrazione locale di Bilopillya, al sito Suspilne, annunciando tre giorni di lutto cittadino.


«I feriti sono stati soccorsi sul posto e poi trasferiti all’ospedale di Sumy. Stiamo ancora recuperando i corpi. Alcune vittime non sono ancora state identificate. Si tratta per lo più di donne anziane, con due o tre uomini».

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha scritto su X: «Tutti i morti erano civili. E i russi non potevano non sapere che tipo di veicolo stavano colpendo. È stato un omicidio deliberato di civili».


Ha poi aggiunto: «Serve più pressione sulla Russia per fermare questi massacri. Senza sanzioni più dure, senza una pressione più forte, Mosca non cercherà mai una vera soluzione diplomatica».

Bilopillya, situata a circa 10 km dalla linea del fronte, e la vicina Vorozhba sono sotto costante bombardamento russo da settimane. Il 5 maggio le autorità avevano già invitato i residenti a evacuare, con autobus che effettuano corse quotidiane da allora.

«Si tratta dell’ennesimo crimine di guerra da parte della Russia: un attacco deliberato contro un mezzo di trasporto civile che non rappresentava alcuna minaccia», ha scritto l’amministrazione regionale di Sumy su Telegram.
Secondo le autorità militari locali, il minibus, diretto a Sumy verso le 6 del mattino, è stato «colpito di proposito dai russi lungo il suo consueto tragitto».

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L’agenzia statale russa Tass, citando il ministero della Difesa, ha riferito che le forze russe avrebbero colpito con droni una postazione di equipaggiamento militare ucraino nella regione di Sumy.

L’attacco è avvenuto poche ore dopo la conclusione a Istanbul del primo incontro diretto tra Russia e Ucraina dopo quasi tre anni. I colloqui, durati due ore, si sono conclusi senza progressi significativi, a parte un accordo per uno scambio di prigionieri su larga scala: 1.000 detenuti per parte.

Al termine dell’incontro, Kyiv ha chiesto un «cessate il fuoco incondizionato» per sospendere il conflitto, che ha devastato intere aree del paese e costretto milioni di persone a fuggire.


Mosca, però, continua a respingere tali richieste. L’unico risultato concreto è stato appunto l’intesa sullo scambio di prigionieri.

Zelensky ha rinnovato l’appello a introdurre nuove sanzioni contro Mosca in caso di rifiuto del cessate il fuoco: «Se la Russia rifiuta una tregua piena e incondizionata e continua a uccidere, dovranno esserci sanzioni più dure».
«La pressione su Mosca va mantenuta finché non sarà pronta a porre fine alla guerra», ha ribadito.

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Il ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov, capo della delegazione negoziale, ha affermato che il prossimo passo dovrebbe essere un incontro diretto tra il presidente russo Vladimir Putin e Zelensky.

Anche da Mosca e da Washington sono giunti segnali di apertura a un possibile incontro tra Putin e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per discutere della guerra.

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