Netanyahu accusato di prolungare la guerra di sterminio a Gaza per sopravvivere politicamente
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Netanyahu accusato di prolungare la guerra di sterminio a Gaza per sopravvivere politicamente

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, sotto crescente pressione sia interna che internazionale, è accusato di strumentalizzare la guerra contro Gaza per garantirsi la sopravvivenza politica.

Netanyahu accusato di prolungare la guerra di sterminio a Gaza per sopravvivere politicamente
Benjamin Netanyahu
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18 Maggio 2025 - 12.33


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Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, sotto crescente pressione sia interna che internazionale, è accusato di strumentalizzare la guerra contro Gaza per garantirsi la sopravvivenza politica. Attualmente sotto processo per corruzione, Netanyahu viene accusato dai suoi oppositori di cercare deliberatamente motivi per prolungare l’offensiva militare, nel tentativo di restare al potere.

Secondo queste accuse, Netanyahu avrebbe infranto l’accordo di cessate il fuoco di gennaio lanciando una nuova ondata di bombardamenti a marzo, un’escalation che, secondo molte famiglie israeliane, riduce le possibilità che gli ostaggi detenuti da Hamas possano tornare vivi.

Il primo ministro ha più volte ribadito che la guerra continuerà fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi militari, tra cui la distruzione di Hamas e la liberazione di tutti gli ostaggi. Dopo aver violato i termini della tregua, Netanyahu dichiarò che quei bombardamenti erano “solo l’inizio” e che i raid contro Hamas sarebbero diventati “sempre più intensi”. Aggiunse inoltre che eventuali futuri negoziati per un cessate il fuoco si sarebbero svolti “sotto il fuoco”.

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La fragile tregua, avviata a metà gennaio, aveva portato a una prima fase temporanea di scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi. Hamas premeva per avviare la seconda fase dell’accordo, che prevedeva il ritiro delle truppe israeliane da Gaza e la negoziazione di una fine del conflitto. Tuttavia, i colloqui si sono arenati, anche a causa della richiesta israeliana di prolungare la prima fase fino a metà aprile, bloccando di fatto ogni avanzamento.

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