I ministri degli Esteri dell’Unione Europea discuteranno i piani per rivedere le relazioni del blocco con Israele, alla luce della crescente preoccupazione per la drammatica situazione umanitaria a Gaza e in Cisgiordania.
Arrivando a una riunione a Bruxelles, l’Alto rappresentante per la politica estera dell’UE, Kaja Kallas, ha dichiarato che i ministri affronteranno una proposta olandese per riesaminare l’accordo di associazione UE-Israele, un accordo commerciale firmato nel 2000.
“Sarà una discussione molto, molto difficile su Gaza”, ha affermato, sottolineando che gli Stati membri hanno posizioni differenti sul modo di relazionarsi con il governo israeliano.
Il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, ha dichiarato ai media locali, nella giornata di martedì, che Parigi sostiene la revisione dell’accordo UE-Israele per verificare se Israele stia rispettando i suoi impegni in materia di diritti umani.
In una lettera indirizzata a Kallas, il ministro degli Esteri olandese Casper Veldkamp ha affermato che il blocco degli aiuti imposto da Israele rappresenta una violazione del diritto umanitario internazionale e quindi anche dell’accordo con l’UE, che prevede il rispetto dei diritti umani. Ha inoltre espresso preoccupazione per i piani di Israele di affidare la distribuzione degli aiuti ai palestinesi a imprese private, invece che all’ONU o alle organizzazioni umanitarie.
Ha scritto:
“Tutto ciò merita una riflessione più ampia e una discussione sul nostro rapporto con Israele.”
Il ministro irlandese per la cooperazione allo sviluppo, Neale Richmond, ha dichiarato ai giornalisti che ora sono dieci i Paesi che sostengono la revisione dell’accordo, rispetto ai pochi dell’anno scorso.
Commentando la crescente spinta verso questa revisione, ha affermato:
“Posso solo immaginare che sia perché gli altri Stati membri hanno occhi e orecchie e vedono gli orrori assoluti che si consumano ogni giorno, in diretta, sugli schermi televisivi da Gaza.”
“I bambini muoiono, i bambini stanno morendo di fame, intere famiglie vengono uccise ogni giorno. Tutto questo è inaccettabile e ora è chiaramente il momento per l’UE di esaminare l’accordo di associazione commerciale con Israele e le evidenti violazioni dei diritti umani previste dall’articolo 2 dell’accordo.”
Ha infine esortato Kallas a lanciare “un messaggio chiaro: non accetteremo lo status quo”.