La quantità di aiuti che Israele ha iniziato a far entrare nella Striscia di Gaza è del tutto insufficiente e rappresenta “un fumo negli occhi per fingere che l’assedio sia terminato”, ha dichiarato mercoledì l’organizzazione umanitaria Médecins Sans Frontières (MSF).
Secondo quanto riportato dall’AFP, Pascale Coissard, coordinatrice d’emergenza di MSF a Khan Younis, nel sud di Gaza, ha affermato: “La decisione delle autorità israeliane di far entrare una quantità ridicolmente inadeguata di aiuti a Gaza, dopo mesi di un assedio totale, dimostra la volontà di evitare l’accusa di affamare la popolazione, mantenendola però in condizioni di mera sopravvivenza.”
Nella notte, l’agenzia di stampa statale degli Emirati Arabi Uniti ha riferito che, in una telefonata tra funzionari emiratini e israeliani, Israele avrebbe accettato di consentire l’ingresso di aiuti umanitari destinati a 15.000 persone. Prima dell’inizio dell’offensiva militare israeliana, la popolazione di Gaza era stimata intorno ai due milioni di abitanti.