Una serie di attacchi aerei israeliani ha ucciso almeno 38 persone a Gaza, colpendo aree come Rafah e Jabalia. La crisi umanitaria si aggrava con un blocco di aiuti che spinge la popolazione verso la carestia. Le condizioni nei rifugi sono disperate, con migliaia di sfollati esposti alle intemperie. Nessun aiuto umanitario è entrato nel territorio.
Attacchi aerei israeliani uccidono 38 persone a Gaza
Fonti mediche riportano che almeno 38 persone sono state uccise in attacchi aerei israeliani in tutta la Striscia di Gaza dall’alba del 22 maggio 2025. Gli attacchi hanno colpito diverse aree, intensificando la violenza nella regione.
Unicef: “Il tempo sta finendo” per Gaza
La direttrice di Unicef ha lanciato un avvertimento urgente, dichiarando che “il tempo sta finendo” per affrontare la crisi sempre più grave di Gaza. Con le scorte di aiuti umanitari in esaurimento e i bombardamenti che continuano, l’agenzia ha sottolineato l’impatto devastante sui civili, in particolare sui bambini.
Esperti Onu: Gaza rischia la fame
Al Jazeera ha citato un panel di esperti delle Nazioni Unite che ha descritto Gaza come “un luogo dove le persone muoiono di fame”. Un blocco israeliano di 11 settimane, iniziato il 2 marzo, ha impedito l’ingresso di cibo e aiuti essenziali, violando il diritto internazionale e spingendo la popolazione verso la carestia.
Attacco aereo a Rafah distrugge edificio residenziale
Un attacco aereo israeliano ha distrutto un edificio residenziale di cinque piani a Rafah, nel sud di Gaza, alle 22:30 ora locale. Almeno cinque persone sono morte, e le squadre di soccorso stanno ancora cercando sopravvissuti tra le macerie, temendo un bilancio delle vittime più alto.
Bombardamento nel campo di Jabalia: 11 morti
Un attacco aereo israeliano sul campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza, ha ucciso almeno 11 persone, tra cui donne e bambini. L’attacco ha colpito una casa della famiglia Abu Warda, distruggendola completamente.
Condizioni disperate nei rifugi di Gaza City
Immagini trasmesse da Al Jazeera mostrano le condizioni disperate nei rifugi temporanei di Gaza City, dove migliaia di sfollati vivono in tende fragili. Le forti piogge hanno distrutto molti ripari, lasciando i civili esposti senza accesso a beni essenziali come cibo e acqua potabile.
Nessun aiuto umanitario raggiunge Gaza
Nessun aiuto umanitario è stato distribuito a Gaza da quando il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato la fine del blocco di 11 settimane. Le operazioni militari in corso e gli ostacoli logistici, inclusa la richiesta di trasferire gli aiuti su nuovi camion ai punti di ingresso di Gaza, continuano a impedire la consegna di cibo e medicinali.