Le Nazioni Unite hanno annunciato di aver inviato circa 90 camion carichi di aiuti nella Striscia di Gaza, mentre cresceva la pressione internazionale contro la rinnovata offensiva israeliana e il blocco imposto al territorio palestinese devastato dalla guerra.
Si tratta della prima distribuzione di aiuti a Gaza dall’inizio di marzo. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si è detto aperto a un “cessate il fuoco temporaneo”, ma ha ribadito che l’obiettivo dell’esercito resta quello di portare l’intero territorio sotto il controllo israeliano.
Tre giorni dopo l’annuncio israeliano di un’apertura limitata agli aiuti, l’ONU ha raccolto “circa 90 camion di beni al valico di Kerem Shalom e li ha inviati a Gaza”, ha dichiarato Stéphane Dujarric, portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, secondo quanto riferito da Agence France-Presse (AFP).
Nel frattempo, camion di aiuti sono in attesa di entrare nella Striscia di Gaza attraverso il valico di Kerem Shalom, nel sud di Israele.
L’invio degli aiuti è avvenuto poche ore dopo che le forze israeliane hanno sparato quelli che l’esercito ha definito “colpi di avvertimento” nei pressi di una delegazione di diplomatici stranieri in visita in Cisgiordania occupata, provocando una dura condanna a livello internazionale.
A Gaza, l’ufficio stampa del governo guidato da Hamas ha confermato l’arrivo di 87 camion di aiuti, destinati — secondo quanto riportato — a organizzazioni internazionali e locali per rispondere a “urgenti necessità umanitarie”.
Netanyahu ha dichiarato che è necessario “evitare una crisi umanitaria per preservare la nostra libertà d’azione operativa” nella Striscia.
I palestinesi, dopo settimane di quasi totale isolamento, continuano a lottare per ottenere beni di prima necessità, con la stretta israeliana che ha causato gravi carenze di cibo e medicinali.
Intanto i bombardamenti israeliani non si fermano: mercoledì, il ministero della Sanità di Gaza ha riferito che i corpi di 82 persone sono stati portati negli ospedali del territorio nelle 24 ore precedenti.