Secondo quanto riportato, squadre delle Nazioni Unite hanno raccolto oltre 90 camion di aiuti all’interno della Striscia, contenenti farina, alimenti per neonati e materiale medico. Alcuni forni hanno ripreso a produrre pane grazie alla farina distribuita giovedì.
Altri aiuti hanno cominciato a raggiungere le aree più vulnerabili di Gaza, ma il livello delle forniture resta del tutto insufficiente rispetto alle necessità dei 2,1 milioni di abitanti.
Le organizzazioni umanitarie hanno lanciato l’allarme: gran parte della popolazione è sull’orlo della carestia a causa del blocco totale degli aiuti imposto da Israele all’inizio di marzo, revocato solo parzialmente questa settimana in seguito a una crescente pressione internazionale.
Israele ha giustificato il blocco come un mezzo per costringere Hamas a rilasciare altri ostaggi, ma molti osservatori internazionali lo considerano una forma di punizione collettiva nei confronti della popolazione civile e una violazione del diritto internazionale.
Il presidente della Mezzaluna Rossa Palestinese, Younis Al-Khatib, ha dichiarato ieri che molti camion sono ancora fermi al valico di Karem Shalom.
Prima della guerra, entravano a Gaza in media circa 500 camion al giorno. Oggi, si registrano gravi carenze di generi alimentari di base e un forte aumento dei prezzi, mentre i medici avvertono che la malnutrizione si sta diffondendo in tutto il territorio.
Il ministro della Sanità dell’Autorità Palestinese, Majed Abu Ramadan, ha riferito ieri che 29 bambini e anziani sono morti negli ultimi giorni per cause legate alla fame.
Quando gli è stato chiesto di commentare l’affermazione del responsabile umanitario dell’ONU, Tom Fletcher, secondo cui senza aiuti 14.000 neonati potrebbero morire, Abu Ramadan ha risposto: “La stima di 14.000 è molto realistica, forse addirittura sottostimata”.
Nel frattempo, la protezione civile di Gaza ha riferito che i raid aerei israeliani hanno ucciso 16 persone in diverse zone del territorio dalla mezzanotte, mentre prosegue l’assalto militare nonostante le denunce dei paesi occidentali alleati di Israele.