Mohammed Yassine e aveva quattro anni: è l'ennesimo bambino morto per fame a Gaza
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Mohammed Yassine e aveva quattro anni: è l'ennesimo bambino morto per fame a Gaza

Mohammed Yassine aveva quattro anni. È morto di fame nella Striscia di Gaza, dove da mesi la popolazione civile sopravvive in condizioni disperate a causa del blocco totale degli aiuti imposto da Israele dallo scorso 2 marzo.

Mohammed Yassine e aveva quattro anni: è l'ennesimo bambino morto per fame a Gaza
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25 Maggio 2025 - 11.26


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Mohammed Yassine aveva quattro anni. È morto di fame nella Striscia di Gaza, dove da mesi la popolazione civile sopravvive in condizioni disperate a causa del blocco totale degli aiuti imposto da Israele dallo scorso 2 marzo. Il bambino, orfano di padre ucciso durante il conflitto, è deceduto per malnutrizione acuta e carenze vitaminiche, secondo fonti mediche locali e internazionali.

La sua morte si aggiunge a quella di decine di altri minori. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, almeno 57 bambini sono morti per complicazioni legate alla malnutrizione nelle ultime settimane, ma il numero reale potrebbe essere molto più alto. L’UNICEF parla di una situazione estrema: il 93% dei minori nella Striscia è esposto a un rischio diretto di carestia.

Il World Food Programme stima che oltre 70.000 bambini a Gaza siano colpiti da malnutrizione acuta. Gli ospedali non riescono più a garantire cure basilari: mancano elettricità, medicinali, carburante. Molte strutture sono state costrette a chiudere.

Al confine con la Striscia, decine di camion carichi di cibo e forniture restano bloccati. Le organizzazioni umanitarie denunciano l’impossibilità di far entrare gli aiuti, mentre le scorte nei magazzini si deteriorano. “Non è necessaria una dichiarazione formale di carestia per riconoscere che la popolazione sta già morendo di fame e malattia”, ha dichiarato il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

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La situazione più critica si registra nel nord di Gaza, dove intere famiglie vivono con razioni minime e molti genitori rinunciano al proprio cibo per alimentare i figli. Le testimonianze raccolte da Save the Children raccontano di bambini con segni evidenti di deperimento, e di genitori costretti a scegliere chi tra i figli sfamare.

Le Nazioni Unite continuano a chiedere l’apertura immediata e senza restrizioni dei valichi per il transito degli aiuti umanitari. “L’assedio è un killer silenzioso”, ha dichiarato Juliette Touma, portavoce dell’UNRWA. Migliaia di tonnellate di beni essenziali si trovano a pochi chilometri dalla popolazione, ma restano fuori dalla Striscia.

La morte di Mohammed non è un’eccezione, ma il segnale di una crisi in rapido peggioramento. In assenza di un intervento immediato, Gaza rischia un collasso umanitario irreversibile.

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