Le immagini che arrivano dai luoghi colpiti dai bombardamenti israeliani in tutta Gaza sono assolutamente devastanti e orribili.
L’attacco più grave delle ultime ore ha colpito una scuola che offriva rifugio a famiglie sfollate nella città di Gaza, provocando la morte di almeno 36 palestinesi, secondo fonti mediche. La maggior parte delle vittime erano donne e bambini.
Le squadre della protezione civile hanno riferito ad Al Jazeera di aver passato ore a cercare tra le macerie per estrarre i corpi. Sono riusciti a recuperare i resti carbonizzati di diverse madri e bambini, descrivendo scene estremamente angoscianti e insopportabili.
La scuola non aveva ricevuto alcun tipo di avvertimento prima dell’attacco, e i testimoni raccontano di una distruzione enorme: parte dell’edificio è stata avvolta dalle fiamme, che hanno richiesto ore per essere domate dai soccorritori, costretti a operare con strumenti obsoleti e spesso solo con le mani nude.
Ma non si è trattato dell’unico attacco. I testimoni parlano di una notte di terrore, soprattutto nel nord della Striscia, dove un’altra casa residenziale è stata colpita senza alcun preavviso: almeno 19 palestinesi sono rimasti uccisi, tutti appartenenti alla stessa famiglia.
L’edificio è stato completamente raso al suolo da più missili, non lasciando alcun sopravvissuto: un segnale del caos crescente con cui proseguono gli attacchi israeliani su Gaza.
Nel frattempo, abbiamo ricevuto conferma che carri armati israeliani hanno fatto incursione in alcune zone residenziali della città di Khan Younis, operazione condotta sotto una copertura aerea molto intensa da parte di droni e caccia israeliani, accompagnata da bombardamenti di artiglieria su aree abitate.
Il suono delle esplosioni continua a riecheggiare in tutta la zona centrale della Striscia, lasciando la popolazione in uno stato costante di panico e terrore.