Trump concede la grazia a un ex sceriffo corrotto della Virginia: indignazione per l’ennesimo abuso di potere
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Trump concede la grazia a un ex sceriffo corrotto della Virginia: indignazione per l’ennesimo abuso di potere

Il presidente Donald Trump ha concesso una controversa grazia a Scott Howard Jenkins, ex sceriffo della contea di Culpeper, Virginia, condannato a 10 anni di carcere per aver accettato oltre 75.000 dollari in tangenti in cambio della nomina di civili come vice sceriffi ausiliari.

Trump concede la grazia a un ex sceriffo corrotto della Virginia: indignazione per l’ennesimo abuso di potere
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26 Maggio 2025 - 23.18


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Il presidente Donald Trump ha concesso una controversa grazia a Scott Howard Jenkins, ex sceriffo della contea di Culpeper, Virginia, condannato a 10 anni di carcere per aver accettato oltre 75.000 dollari in tangenti in cambio della nomina di civili come vice sceriffi ausiliari. La decisione, annunciata tramite un post su Truth Social, ha suscitato un’ondata di critiche da parte di esponenti politici e della società civile, che la considerano un ulteriore esempio dell’uso improprio del potere presidenziale di clemenza.

Jenkins era stato condannato nel marzo 2025 per aver orchestrato un sistema di “cash-for-badges”, in cui uomini d’affari pagavano tangenti per ottenere distintivi da vice sceriffo, garantendosi così privilegi come il porto d’armi e l’accesso a corsie preferenziali. Le prove presentate al processo includevano video in cui Jenkins accettava denaro in contanti e consegnava distintivi in cambio. Alcuni dei beneficiari erano privi di qualsiasi formazione o esperienza nelle forze dell’ordine.

Nonostante la gravità delle accuse e la condanna unanime da parte della giuria, Trump ha descritto Jenkins come una “persona meravigliosa” perseguitata da un “Dipartimento di Giustizia troppo zelante” sotto l’amministrazione Biden. Ha inoltre affermato che Jenkins “non merita di passare un solo giorno in prigione”.

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La grazia ha suscitato reazioni indignate da parte di entrambi gli schieramenti politici. Molti vedono in questa decisione un pericoloso precedente che mina la fiducia nelle istituzioni e nel sistema giudiziario. Organizzazioni per la trasparenza e la legalità hanno espresso preoccupazione per l’uso del potere di grazia per proteggere alleati politici e individui condannati per gravi reati di corruzione.

Questo episodio si aggiunge a una serie di controversie legate alle grazie concesse da Trump, tra cui quelle ai partecipanti all’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021 e ad altri individui condannati per reati federali. Critici sostengono che tali azioni rappresentino un abuso del potere presidenziale e un affronto allo stato di diritto.

La grazia a Jenkins solleva interrogativi sulla necessità di riformare il potere di clemenza presidenziale per prevenire futuri abusi e garantire che la giustizia sia applicata in modo equo e imparziale.

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