I palestinesi nella Striscia di Gaza hanno bloccato e svuotato decine di camion carichi di aiuti alimentari, ha dichiarato sabato il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP), mentre la disperazione cresce dopo mesi di blocco e bombardamenti da parte di Israele, mentre i negoziati per un cessate il fuoco avanzano lentamente.
Sono gli effetti delle politiche criminali di Netanyahu.
Secondo l’agenzia Associated Press (AP), il WFP ha riferito che 77 camion contenenti aiuti, principalmente farina, sono stati fermati da persone affamate che hanno preso il cibo prima che i veicoli potessero raggiungere la loro destinazione.
Un blocco israeliano durato quasi tre mesi ha spinto la popolazione di Gaza sull’orlo della carestia. Sebbene negli ultimi giorni la pressione si sia leggermente allentata grazie all’ingresso di alcuni aiuti, le organizzazioni umanitarie affermano che le quantità di cibo che entrano non sono ancora sufficienti.
Il WFP ha dichiarato che la paura della fame a Gaza resta alta, nonostante l’arrivo degli aiuti. «Abbiamo bisogno di inondare le comunità di cibo nei prossimi giorni per calmare l’ansia e ricostruire la fiducia nel fatto che altri aiuti stanno arrivando», ha affermato l’agenzia in un comunicato.
Un testimone nella città meridionale di Khan Younis ha raccontato all’AP che il convoglio dell’ONU è stato fermato a un posto di blocco improvvisato e svuotato da migliaia di civili disperati. La maggior parte delle persone trasportava sacchi di farina sulle spalle o sulla testa. Ha aggiunto che a un certo punto è stato utilizzato anche un muletto per scaricare i bancali dai camion fermi. Il testimone ha parlato con l’AP a condizione di restare anonimo per timore di ritorsioni.
Le Nazioni Unite avevano già denunciato all’inizio del mese che le autorità israeliane le hanno costrette a utilizzare percorsi non sicuri in aree controllate dall’esercito israeliano, nelle zone orientali di Rafah e Khan Younis, dove sono attive bande armate e i camion vengono bloccati.