Sondaggi politici: Il Pd targato Schlein avanza, Meloni in calo: Tajani sorpassa Salvini e bene Avs
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Sondaggi politici: Il Pd targato Schlein avanza, Meloni in calo: Tajani sorpassa Salvini e bene Avs

Il Partito Democratico si riafferma come forza trainante dell’opposizione, registrando un balzo al 23,7% (+2,2%) nelle intenzioni di voto, secondo il rapporto Human Index di Vis Factor ed Emg Different,

Sondaggi politici: Il Pd targato Schlein avanza, Meloni in calo: Tajani sorpassa Salvini e bene Avs
Schlein, Bonelli e Fratoianni
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31 Maggio 2025 - 17.47


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Il Partito Democratico si riafferma come forza trainante dell’opposizione, registrando un balzo al 23,7% (+2,2%) nelle intenzioni di voto, secondo il rapporto Human Index di Vis Factor ed Emg Different, che combina analisi demoscopiche con il monitoraggio del sentiment su web e social. Fratelli d’Italia, pur mantenendo il primato al 28,9% (+1,5%), mostra segnali di affanno, con il gradimento di Giorgia Meloni in calo al 41% rispetto al 47,9% dello scorso anno. Intanto, il Movimento 5 Stelle scivola all’11,6% (-3,7%), mentre Forza Italia cresce al 9,8% (+1,7%), superando una Lega in crisi all’8,5% (-1%). Ma è la sinistra, con il Pd e Alleanza Verdi-Sinistra (6,1%, +1,6%), a emergere come protagonista di una nuova stagione politica, capace di intercettare le crescenti preoccupazioni degli italiani su economia, diritti e ambiente.

Il Pd in rimonta, la sinistra rialza la testa

Sotto la guida di Elly Schlein, il Partito Democratico consolida il suo ruolo di principale alternativa al governo Meloni. L’incremento del 2,2% nei consensi riflette il successo di una linea politica incentrata su lavoro, giustizia sociale e transizione ecologica, che sta conquistando fasce sempre più ampie di elettorato, soprattutto tra i giovani e nelle periferie urbane. Alleanza Verdi-Sinistra, con il suo 6,1%, si affianca al Pd come forza dinamica, capitalizzando il crescente interesse per temi come la crisi climatica e l’equità sociale. Insieme, le due forze di sinistra sfiorano il 30%, un segnale chiaro di una possibile ricomposizione del campo progressista, capace di sfidare l’egemonia del centrodestra.

Al contrario, il Movimento 5 Stelle appare in difficoltà, con una perdita di consensi che ne ridimensiona il ruolo. La leadership di Giuseppe Conte, ferma al 25,7% di gradimento, non riesce a colmare le divisioni interne e la mancanza di una visione chiara, lasciando spazio al Pd come principale polo di opposizione. Italia Viva di Matteo Renzi, al 2,5% (+0,4%), e Azione di Carlo Calenda, al 3% (-0,4%), faticano a incidere, evidenziando la difficoltà del centro di proporsi come alternativa credibile.

Meloni in calo, Tajani supera Salvini

Nonostante il primato di Fratelli d’Italia, il calo di consensi per Giorgia Meloni (41%, -6,9%) segnala una crescente insoddisfazione verso il governo, alle prese con un’economia stagnante e critiche sulla gestione di temi come sanità e lavoro. La leader di FdI resta la figura politica più apprezzata, ma il distacco si assottiglia. Antonio Tajani, con il 35,1% di gradimento (+4,5%), si afferma come il vero vincitore di questa tornata, grazie al ruolo di ministro degli Esteri e alla crescita di Forza Italia, che supera la Lega di Matteo Salvini (25,6%), sempre più in crisi di identità. Elly Schlein, con il 27,8% (+1,9%), guadagna terreno, posizionandosi come la leader che meglio interpreta le aspirazioni di chi chiede un cambiamento.

I ministri: Tajani primo, ma il governo perde smalto

Tra i ministri, Antonio Tajani si conferma il più gradito (35,1%), seguito da Matteo Piantedosi (32,3%) e Guido Crosetto (31,6%). Tuttavia, il gradimento complessivo del governo si attesta al 40,3%, un dato che riflette una percezione di stabilità ma anche una crescente insoddisfazione per le risposte alle crisi economiche e sociali. La sinistra, con il Pd e Alleanza Verdi-Sinistra, sta riuscendo a capitalizzare questo malcontento, proponendo un’agenda che mette al centro la lotta alle disuguaglianze e la sostenibilità.

Temi chiave: economia e diritti al centro del dibattito

Il rapporto Human Index evidenzia che l’economia domina le conversazioni degli italiani (24,2%), seguita da sicurezza e immigrazione. Tuttavia, il sentiment negativo su questi temi – inflazione, precarietà lavorativa, carenze nella sanità – rappresenta un’opportunità per la sinistra, che sta costruendo un discorso alternativo incentrato su salario minimo, sanità pubblica e transizione verde. La capacità di Schlein di parlare ai bisogni concreti degli italiani, unita all’attivismo di Alleanza Verdi-Sinistra, sta ridisegnando il panorama politico, rendendo la sinistra un’alternativa sempre più credibile.

Prospettive: la sinistra verso la sfida al governo

I dati confermano un’Italia in trasformazione, con il Pd e la sinistra in crescita come forze capaci di rispondere alle inquietudini di un elettorato stanco delle promesse non mantenute del centrodestra. La flessione di Meloni e la crisi della Lega aprono spazi per una ricomposizione del campo progressista, che potrebbe trovare nel Pd di Schlein e in Alleanza Verdi-Sinistra i pilastri di una coalizione competitiva. Se il governo Meloni mantiene una base di consenso, le difficoltà su temi chiave come l’economia e i diritti sociali offrono alla sinistra l’occasione di costruire un’alternativa solida, capace di sfidare l’egemonia del centrodestra alle prossime elezioni.

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