La Freedom Flotilla verso Gaza: Israele minaccia l'intervento militare
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La Freedom Flotilla verso Gaza: Israele minaccia l'intervento militare

Una nuova nave della Freedom Flotilla Coalition, con a bordo attivisti e aiuti umanitari, è attesa al largo della costa di Gaza entro lunedì.

La Freedom Flotilla verso Gaza: Israele minaccia l'intervento militare
Greta Thunberg su Freedom Flotilla
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8 Giugno 2025 - 19.22


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Una nuova nave della Freedom Flotilla Coalition, con a bordo attivisti e aiuti umanitari, è attesa al largo della costa di Gaza entro lunedì. L’imbarcazione, che si trova attualmente al largo dell’Egitto e sta facendo rotta verso la Striscia, ha l’obiettivo dichiarato di consegnare beni di prima necessità alla popolazione palestinese, sotto assedio da mesi.

La missione della flottiglia è promossa da una coalizione internazionale di attivisti che denunciano l’embargo imposto da Israele su Gaza, definendolo illegale secondo il diritto internazionale. La Striscia di Gaza è infatti sottoposta a un rigido blocco navale, terrestre e aereo da parte di Israele dal 2007, con pesanti conseguenze umanitarie per la popolazione civile.

La risposta del governo israeliano non si è fatta attendere. Il ministro della Difesa Israel Katz ha annunciato tramite un post su X (ex Twitter) di aver dato ordine all’esercito israeliano di intercettare la nave, affermando che “nessuno sarà autorizzato a violare il blocco navale imposto sulla Striscia”.

“Ho dato istruzioni chiare alle Forze di Difesa israeliane: il vascello non raggiungerà Gaza. Gli attivisti devono tornare indietro”, ha dichiarato Katz, ribadendo la volontà di impedire qualsiasi tentativo di rompere il blocco.

Israele sostiene che il blocco sia necessario per impedire il traffico di armi verso Hamas, il movimento islamista che governa la Striscia. Gli attivisti della flottiglia, al contrario, sostengono che si tratti di una punizione collettiva contro la popolazione civile, privandola di beni essenziali, cure mediche e libertà di movimento.

Non è la prima volta che una nave di aiuti cerca di forzare il blocco israeliano via mare: nel 2010 la Freedom Flotilla divenne tragicamente nota per l’assalto della marina israeliana alla nave Mavi Marmara, che costò la vita a nove attivisti turchi. Da allora, diverse missioni sono state tentate, spesso bloccate o deviate prima di raggiungere la costa.

La tensione resta alta. Organizzazioni per i diritti umani e osservatori internazionali stanno monitorando con attenzione l’evolversi della situazione, preoccupati per un possibile nuovo intervento armato in acque internazionali.

Nel frattempo, dalla Striscia assediata giungono appelli disperati per ricevere aiuti, mentre l’aggravarsi della crisi umanitaria rende sempre più urgente l’arrivo di soccorsi.

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