Almeno 31 persone sono rimaste uccise oggi in Gaza in seguito a attacchi israeliani nei pressi di siti di distribuzione di aiuti, mentre i principali ospedali del territorio lanciano un disperato appello per carburante destinato ai generatori, senza il quale “diventeranno cimiteri” entro 48 ore .
Le strutture sanitarie già al collasso denunciano gravi interruzioni di corrente e carenze di medicinali e personale, mentre il sistema sanitario della Striscia è sempre più sotto pressione . Il direttore del Ministero della Salute di Gaza ha avvertito che, se non verrà fornito carburante entro due giorni, il bilancio umano e sanitario rischia di aggravarsi ulteriormente
Negli ultimi giorni, le forze israeliane hanno intensificato i bombardamenti su aree con struttura ospedaliere e siti di aiuto umanitario, causando un’escalation drammatica delle vittime tra civili. Nella giornata odierna solo, a sud di Gaza, si registrano almeno 14 morti e più di 100 feriti tra persone che cercavano assistenza A questo si aggiungono decine di ostilità concentrate intorno a siti strategici tra cui la città di Khan Younis e Rafah.
La comunità internazionale sta monitorando con crescente preoccupazione il rapido deterioramento della situazione umanitaria: la mancanza di carburante sta compromettendo la capacità delle strutture sanitarie di assistere anche lesioni relativamente lievi, con migliaia di pazienti a rischio in assenza di energia e medicinali
Negli ultimi mesi, decine di ospedali sono stati danneggiati o bombardati, aggravando una crisi che già vedeva il settore sanitario al limite a causa del blocco israeliano, delle ripetute interruzioni di corrente e della carenza di carburante fin dal novembre 2023 .
Mentre si intensifica il conflitto, le strutture mediche di Gaza temono che senza interventi immediati, la regione possa scivolare in una situazione sanitaria disperata, incapace di fronteggiare l’ondata di morti e feriti.