Trump e la sua banda hanno preparato i piani per invadere Panama e la Groenlandia
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Trump e la sua banda hanno preparato i piani per invadere Panama e la Groenlandia

In un’audizione accesa e surreale davanti alla Commissione Difesa della Camera dei Rappresentanti, il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Pete Hegseth, ha confermato che il Pentagono ha elaborato piani dettagliati per possibili operazioni militari in Groenlandia e Panama.

Trump e la sua banda hanno preparato i piani per invadere Panama e la Groenlandia
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12 Giugno 2025 - 18.55


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In un’audizione accesa e surreale davanti alla Commissione Difesa della Camera dei Rappresentanti, il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Pete Hegseth, ha confermato che il Pentagono ha elaborato piani dettagliati per possibili operazioni militari in Groenlandia e Panama. “È nostro dovere essere pronti a ogni evenienza”, ha dichiarato, incalzato dai deputati democratici visibilmente sconcertati.

“Abbiamo piani per tutto”: il momento chiave dell’audizione

Alla domanda diretta del deputato Adam Smith, già presidente della Commissione Difesa, se l’esercito fosse pronto a invadere la Groenlandia e Panama su ordine del presidente, Hegseth ha risposto con freddezza: “L’opinione pubblica americana si aspetta che siamo pronti a ogni scenario”. Una risposta che ha fatto gelare la sala e scatenato una raffica di domande da parte dell’opposizione.

Smith ha replicato: “Lei sta dicendo che l’esercito ha elaborato piani per occupare due Paesi sovrani. È questa la direzione in cui stiamo andando?”. Ma Hegseth non ha arretrato di un passo. Nessun dettaglio è stato fornito sul contenuto di questi piani, ma la loro esistenza è stata confermata apertamente.

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Dietro le quinte: pressioni dalla Casa Bianca

Secondo quanto riportato da testate americane come The New York Times e Politico, i piani militari sarebbero il frutto diretto di pressioni arrivate dalla Casa Bianca, dove il presidente Trump, nel suo secondo mandato, ha più volte espresso il desiderio di “riprendere il controllo del Canale di Panama” e di “acquisire la Groenlandia per motivi strategici”.

Il piano per Panama sembrerebbe motivato dalla crescente presenza economica cinese nel Paese centroamericano, soprattutto in prossimità del Canale. Per quanto riguarda la Groenlandia, già nel 2019 Trump aveva provocato un incidente diplomatico con la Danimarca proponendo pubblicamente l’acquisto dell’isola artica, salvo poi derubricare la proposta a “idea interessante”.

Una strategia che divide anche i repubblicani

La proposta non ha ricevuto solo critiche da parte dei democratici. Anche alcuni esponenti del Partito Repubblicano hanno espresso dubbi sulla reale utilità e sui rischi diplomatici di simili piani. “Invadere Paesi amici e sovrani non è difesa nazionale, è imperialismo”, ha dichiarato in via anonima un senatore repubblicano moderato al Washington Post.

Una nuova dottrina Trump: il caos come strumento di governo

L’intera audizione sembra confermare una tendenza sempre più chiara: la volontà del presidente Trump di governare attraverso il caos e la militarizzazione della politica estera. Dopo aver autorizzato l’uso della Guardia Nazionale e dei Marines per operazioni interne a Los Angeles – contro migranti e attivisti – ora la Casa Bianca punta a estendere la propria proiezione di forza anche oltre i confini americani.

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“Questo è un presidente che sogna la guerra e la conquista, e che usa la macchina militare per fini politici e propagandistici”, ha commentato duramente il senatore democratico Bernie Sanders. “Siamo di fronte a una deriva autocratica senza precedenti”.

Il silenzio della diplomazia

Mentre la Danimarca non ha ancora commentato ufficialmente, a Panama il clima è già teso. Il presidente panamense Ricardo Lombana ha chiesto un colloquio urgente con l’ambasciatore statunitense, mentre il Ministero degli Esteri ha emesso una nota definendo “inaccettabile” anche solo l’ipotesi di un’azione militare americana sul proprio territorio.

Conclusione

In un’America sempre più spaccata e in un mondo che guarda con crescente preoccupazione agli Stati Uniti, la conferma dell’esistenza di piani d’invasione per la Groenlandia e Panama appare come un segnale grave di escalation politica e militare. E per molti osservatori, è l’ennesima prova che l’amministrazione Trump ha imboccato con decisione la strada dell’autoritarismo.

“Non stiamo parlando solo di geopolitica. Stiamo parlando di una visione del mondo che trasforma l’America in un Paese aggressore, disposto a calpestare il diritto internazionale in nome della ‘sicurezza’ e del dominio globale”, ha scritto oggi il columnist David Rothkopf sul sito del Daily Beast. E il mondo osserva, inquieto.

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