Domanda, di questi tempi bui tutt’altro che retorica: cosa ha di diverso, di meno ignobile, Benjamin Netanyahu da Augusto Pinochet e Jorge Videla? Lo chiedo anzitutto a chi era giovane ai tempi del golpe in Cile o della giunta militare fascista in Argentina. Lo chiedo alle tante e ai tanti che scesero nelle strade, riempirono le piazze di tutta Italia, per manifestare contro il golpe in Cile, l’assassinio di Salvador Allende, gli stadi trasformati in lager. Alle tante e tanti che si mobilitarono contro la giunta fascista argentina, chiedendo conto a quei criminali in divisa, sostenuti, come il golpista cileno dall’America, delle migliaia di desaparecidos, a fianco dell’eroiche madri di Plaza de Majo.
Cosa distingue Benjanin Netanyahu da quei criminali? Che è stato liberamente eletto? Verrebbe da dire che anche Adolf Hitler e Benito Mussolini andarono al potere attraverso elezioni. Ma già sento montare le invettive degli ultras di Netanyahu e della difesa sempre e comunque d’Israele: pagone blasfemo, ecco l’antisemitismo che torna a manifestarsi.
Non cadiamo in questa trappola. Benjamin Netanyahu è oggi il peggior criminale di Stato. L’uomo che per restare al potere sta sterminando i palestinesi a Gaza e, con l’attacco “preventivo” all’Iran, ha fatto esplodere la polveriera mediorientale.
Come Pinochet e Videla. Per la dimensione dei suoi crimini, ancora peggio. Eppure, c’è chi lo continua a difendere. E a fare l’esame del sangue (politico) ai 300mila di Piazza San Giovanni. Una vergogna infinita. Accresciuta dal fatto che tra gli esaminatori vi sono anche esponenti politici, per fortuna sparuta minoranza, di un Partito progressista: il Pd.
Benjamin Netanyahu e la sua “giunta” fascista tengono in scacco il mondo, anche quello sedicente libero e democratico, oltre che il destino di due popoli e di una intera area del mondo.
Il posto che spetterebbe a questi piromani è sul banco degli imputati, accusati di crimini di guerra e contro l’umanità.
Per queste accuse, Slobodan Milosevic fu giudicato dal Tribunale internazionale per i crimini nella ex Jugoslavia. Giudicato e condannato.
Netanyahu non è migliore di Milosevic. Come non lo è di Putin. Eppure, continua a proclamarsi l’uomo che libererà Gaza dai nazisti di Hamas e il popolo iraniano dagli ayatollah.
La cosa grave è che c’è chi, in questo triste fu Belpaese gli dà retta, lo giustifica, di più lo sostiene. E magari si dice anche democratico, di sinistra!