Israele e Iran si sono scambiati un nuovo round di attacchi tra la tarda serata di sabato e le prime ore di domenica. Almeno dieci persone sono state uccise in Israele dopo che missili iraniani hanno oltrepassato le difese aeree, colpendo il nord e il centro del Paese, compreso un istituto scientifico nei pressi di Tel Aviv.
La nuova ondata di attacchi iraniani è iniziata poco dopo le 23 di sabato, quando le sirene d’allarme hanno risuonato a Gerusalemme e Haifa. Secondo i media israeliani, almeno 35 persone risultano disperse in seguito a un attacco che ha colpito Bat Yam, una città a sud di Tel Aviv, nel corso di una seconda raffica di missili lanciati dopo le 2 del mattino.
Un portavoce dei servizi di emergenza ha dichiarato che un missile ha colpito un edificio di otto piani nella zona: molte persone sono state tratte in salvo, ma si contano almeno quattro vittime.
Almeno altre quattro persone sono morte in un attacco iraniano contro la città a maggioranza palestinese di Tamra, nel nord di Israele. Le vittime, tutte appartenenti alla stessa famiglia, includono una donna e le sue due figlie di 13 e 20 anni.
In Iran, secondo quanto riferito da Teheran, un attacco israeliano ha colpito e incendiato un deposito petrolifero nel quartiere Shahran della capitale, ma la situazione sarebbe ora sotto controllo. Raid israeliani avrebbero anche preso di mira l’edificio del Ministero della Difesa iraniano, provocando danni lievi, secondo l’agenzia semiufficiale Tasnim.
L’Iran ha comunicato che 78 persone sono morte venerdì, nel primo giorno dell’attacco a sorpresa da parte di Israele, e molte altre il giorno seguente. Tra queste, 60 persone sarebbero decedute nel crollo di un palazzo di 14 piani a Teheran, colpito da un missile: tra le vittime anche 29 bambini.
Principali sviluppi:
- Almeno dieci morti e oltre 200 feriti in Israele dopo una raffica di missili iraniani lanciata nella notte, in risposta agli attacchi israeliani di venerdì contro il programma nucleare di Teheran, che avrebbero colpito anche strutture chiave come il Ministero della Difesa.
- Un numero imprecisato di missili ha superato le difese aeree israeliane, colpendo Rehovot e Bat Yam, nell’area di Tel Aviv, uccidendo una donna di 69 anni, un’anziana di 80 e due bambini, tra cui un bambino di 10 anni. Più di 200 i feriti, e decine le persone ancora disperse sotto le macerie.
- I primi attacchi di sabato sera hanno provocato la morte di almeno quattro cittadini palestinesi di Israele a Tamra, tra cui una donna e le sue due figlie di 13 e 20 anni.
- Due impianti petroliferi in Iran sono attualmente in fiamme — uno a Shahran e l’altro nel sud di Teheran — dopo essere stati colpiti da raid israeliani.
- L’esercito israeliano ha affermato che l’Iran possiede ancora un arsenale capace di infliggere gravi danni a Israele. Ha aggiunto inoltre che “in questo momento stiamo colpendo l’Iran” e che “gli attacchi iraniani non sono ancora alle nostre spalle”.
- Teheran ha riferito che nel primo giorno di attacchi israeliani sono morte 78 persone, e molte altre nel secondo giorno, tra cui 60 vittime nel crollo di un grattacielo a Teheran, dove hanno perso la vita anche 29 bambini.
- L’Oman ha annunciato l’annullamento dei colloqui sul nucleare tra Iran e Stati Uniti previsti per domenica a Mascate. Il ministro degli Esteri omanita, Badr Albusaidi, ha scritto su X: “I colloqui Iran-USA previsti a Mascate per questa domenica non si terranno. Ma la diplomazia e il dialogo restano l’unica via verso una pace duratura”.
- Ali Shamkhani, alto consigliere della Guida Suprema iraniana Ayatollah Khamenei, è morto in ospedale il giorno dopo l’attacco israeliano. Shamkhani, per un decennio capo della sicurezza nazionale iraniana, era stato anche negoziatore nei colloqui di riconciliazione con l’Arabia Saudita mediati dalla Cina.
- Secondo l’agenzia iraniana ISNA, gli attacchi aerei israeliani di venerdì hanno provocato la morte di almeno 30 militari nella provincia dell’Azerbaigian orientale, oltre a un membro della Mezzaluna Rossa. Altri 55 sarebbero rimasti feriti.
- Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato sabato che i raid hanno fatto arretrare il programma nucleare iraniano “di anni” e che colpi più duri sono in arrivo: “Colpiremo ogni sito e ogni obiettivo del regime degli Ayatollah, e ciò che hanno vissuto finora è nulla rispetto a ciò che li attende nei prossimi giorni”, ha detto in un messaggio video.