L’ospedale principale del sud di Israele ha subito “gravi danni” a causa di un attacco diretto con missile iraniano questa mattina, secondo quanto riferito dalle autorità.
Il Soroka Medical Center di Beer Sheva ha chiesto ai pazienti di non recarsi in ospedale per ricevere cure in seguito all’attacco, che ha causato diversi feriti.
Giovedì Israele ha attaccato il reattore ad acqua pesante di Arak, in Iran, dopo aver avvertito la popolazione locale di evacuare la zona. I media iraniani hanno riferito che due proiettili hanno colpito un’area nei pressi dell’impianto, ma non sono state segnalate minacce di contaminazione radioattiva.
Esplosioni sono state udite a Gerusalemme e Tel Aviv, mentre il conflitto, ormai in corso da una settimana, non mostra segni di attenuazione. I raid israeliani hanno eliminato i vertici del comando militare iraniano, danneggiato le sue capacità nucleari e causato circa 640 morti. I contrattacchi iraniani, invece, hanno provocato la morte di due dozzine di civili in Israele.
Donald Trump ha espresso l’intenzione di unirsi agli attacchi israeliani e ha dichiarato, nella serata di mercoledì, che l’Iran sarebbe “a poche settimane” dal possedere un’arma nucleare, in contrasto con quanto affermato dalle stesse agenzie di intelligence statunitensi.
Tulsi Gabbard, direttrice dell’intelligence nazionale, aveva dichiarato a marzo che l’Iran non aveva ancora preso la decisione di costruire armi nucleari, pur disponendo di scorte di uranio arricchito.
