Tra Mosca e Kiev è guerra pure sui soldati morti
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Tra Mosca e Kiev è guerra pure sui soldati morti

Quando Mosca e Kiev si scambiano i morti caduti in guerra, Mosca prova a mettere nel "pacchetto" anche qualche suo soldato morto nell'Operazione speciale contro l'Ucraina.

Tra Mosca e Kiev è guerra pure sui soldati morti
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20 Giugno 2025 - 22.53


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Quando Mosca e Kiev si scambiano i morti caduti in guerra, Mosca prova a mettere nel “pacchetto” anche qualche suo soldato morto nell’Operazione speciale contro l’Ucraina. E’ il capo del Ministero degli Affari Interni dell’Ucraina, Igor Klymenko, ad accusare la Russia di trasferire corpi dei propri soldati morti a Kiev sotto le spoglie di soldati ucraini.

Kiev pubblica i documenti di un soldato il cui corpo è stato trasferito in Ucraina nell’ambito di uno scambio. I documenti pubblicati sono stati emessi a nome di Alexander Bugaev. Klymenko ha mostrato le fotografie di una tessera militare, un distintivo e un estratto dell’ordine del comandante dell’unità militare, trovato, secondo lui, sul corpo del defunto.

Inoltre – sostiene il ministro – sono stati trovati il passaporto di un cittadino della Federazione Russa e un tagliando di un certificato militare (non ha mostrato la loro foto). Secondo Klymenko, è stato possibile stabilire che i parenti del soldato morto sul fronte della guerra all’Ucraina “hanno iniziato a cercarlo alla fine di marzo dopo la sua scomparsa nell’area di Novomykhailivka nella regione di Donetsk”.

Questa – secondo Kiev – è un’ulteriore prova di quanto la Russia sia sprezzante nei confronti del suo popolo, gettando i corpi dei suoi soldati tra i corpi dei militari ucraini. Kiev arriva a pensare che questo è solo un modo per evitare di pagare l’indennizzo alle famiglie. “Restituiremo questi corpi!”, dice Kiev.

Questa la versione ucraina, non ci sono prove indipendenti che confermino l’autenticità dei documenti trovati. Da parte russa non si commenta la pubblicazione dei documenti del soldato deceduto. Il 16 giugno, il ministro Klymenko aveva annunciato che la Russia aveva consegnato i corpi dei soldati morti in Ucraina, ma senza fornire nomi e documenti.

Aveva solo affermato che tutti i corpi restituiti all’Ucraina sarebbero stati esaminati da investigatori ed esperti, anche con un esame del DNA per confermare l’identità dei morti. Alle tesi di Klimenko aveva replicato la portavoce degli Esteri russo, Maria Zakharova. Secondo lei, solo “borbottii diabolici”.

Lo scambio di corpi dei soldati morti era stato concordato durante il secondo round di negoziati diretti tra Russia e Ucraina, a Istanbul, il 2 giugno. Scambio che si è svolto in più fasi nell’arco di più giorni, il 16 giugno le parti ne hanno confermato ufficialmente il completamento.

L’Ucraina, secondo la sua stessa dichiarazione, ha ricevuto 6057 corpi dalla Russia (la parte russa ha detto che erano 6060). In cambio, Mosca ha ricevuto 78 corpi da Kiev. L’Ucraina non ha commentato quale sia la ragione di una così grande differenza nel numero di corpi trasferiti e perché Kiev non abbia consegnato più morti.

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