Gaza, mattanza senza fine: Israele uccide ancora decine di civili in cerca di aiuti
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Gaza, mattanza senza fine: Israele uccide ancora decine di civili in cerca di aiuti

Le forze armate israeliane hanno ucciso almeno 33 palestinesi nella sola mattinata di domenica. Sei di loro sono stati colpiti mentre cercavano disperatamente aiuti umanitari

Gaza, mattanza senza fine: Israele uccide ancora decine di civili in cerca di aiuti
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22 Giugno 2025 - 18.44


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Le forze armate israeliane hanno ucciso almeno 33 palestinesi nella sola mattinata di domenica. Sei di loro sono stati colpiti mentre cercavano disperatamente aiuti umanitari. È l’ennesimo episodio di una campagna militare che, secondo il Ministero della Sanità di Gaza, ha portato a oltre 50 morti nelle ultime 24 ore. Dallo scorso 18 marzo, quando Israele ha interrotto una tregua di due mesi, l’offensiva in corso ha causato più di 5.600 vittime e oltre 19.000 feriti tra la popolazione civile. La stragrande maggioranza sono donne e bambini.

L’uso sistematico della forza contro civili affamati e disarmati, spesso mentre attendono l’arrivo di convogli umanitari, ha suscitato la condanna unanime di organizzazioni per i diritti umani e agenzie dell’ONU, che parlano apertamente di crimini di guerra e di una carestia usata come arma. “È una forma di punizione collettiva che non può essere giustificata in nessun modo”, ha dichiarato una fonte umanitaria dell’ONU a Gaza. Interi quartieri sono stati rasi al suolo, gli ospedali non riescono più a reggere il flusso di feriti, e decine di migliaia di persone vivono senza accesso ad acqua potabile, elettricità o medicine.

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In questo contesto di distruzione e morte, Israele ha annunciato il recupero dei corpi di tre ostaggi rapiti durante l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023: Ofra Keidar, 71 anni, madre di tre figli, Yonatan Samerano, 21 anni, e il soldato Shay Levinson, 19 anni, caduto in combattimento mentre difendeva una base israeliana. Secondo fonti israeliane, i corpi sono stati riportati in patria grazie a un’“operazione speciale” condotta a Gaza.

Le autorità israeliane continuano a rifiutare ogni proposta di cessate il fuoco avanzata da Hamas, che chiede in cambio il rilascio degli ostaggi ancora detenuti, il ritiro delle truppe israeliane dalla Striscia e la liberazione dei prigionieri palestinesi. Circa 50 ostaggi israeliani rimarrebbero ancora a Gaza, di cui almeno 20 presumibilmente ancora in vita.

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha però scelto di continuare la guerra, ignorando gli appelli internazionali per una tregua e lasciando Gaza sotto assedio. La guerra ha ormai assunto i contorni di una punizione collettiva, e sempre più voci – dalle Nazioni Unite a numerosi governi occidentali – parlano apertamente di genocidio.

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Intanto, nel silenzio complice di molte capitali occidentali, la popolazione civile di Gaza continua a pagare il prezzo di una guerra che ha superato ogni soglia di disumanità.

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