Le pressioni israeliane hanno sortito gli effetti desiderati: l’impenetrabile sito nucleare di Fordow, cuore del programma di arricchimento nucleare iraniano, è stato colpito dai bombardieri americani B2. Lo afferma Trump su Truth complimentandosi con quelli che definisce “i nostri guerrieri americani. Dunque gli Usa sono al fianco di Israele, come da settimane chiedeva lo stesso Netanyahu.
Oltre a Fordow, presi di mira anche i siti Natanz e Isfahan, quest’ultimo già fortemente bombardato dalle forze israeliane, che nelle ore precedenti hanno colpito l’Iran da Nord a sud. Raffiche di missili hanno preso di mira il porto di Bandar Abbas, nello strategico stretto di Hormuz e affondato navi da guerra iraniane. Fuoco israeliano anche al sud, sulle basi militari della città di Shiraz, mentre l’agenzia di stampa Fars, ha riferito di forti esplosioni nella la provincia petrolifera del Khuzestan, sulla città portuale di Mahshahr, nel capoluogo di provincia di Ahvaz
Durante i ripetuti raid a Qom e a Teheran, l’IDF afferma di aver ucciso due comandanti del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane: Saeed Izadi, e Bahnam Shahriari. Izadi, secondo il ministro della difesa israeliano Katz, aveva finanziato e armato Hamas prima dell’attacco del 7 ottobre 2023, mentre Shahriyari, sarebbe stato responsabile del trasferimento di armi a Hezbollah.
