L'ira del Giappone sulle scempiaggini di Trump: "Fuori luogo le parole su Hiroshima"
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L'ira del Giappone sulle scempiaggini di Trump: "Fuori luogo le parole su Hiroshima"

Non è piaciuto in Giappone il riferimento di Donald Trump alle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki, prese come esempio a quanto avvenuto con il bombardamento in Iran

L'ira del Giappone sulle scempiaggini di Trump: "Fuori luogo le parole su Hiroshima"
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26 Giugno 2025 - 19.35


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Trump, essere immondo Non è piaciuto in Giappone il riferimento di Donald Trump alle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki, prese come esempio a quanto avvenuto con il bombardamento dei siti nucleari in Iran deciso dall’amministrazione Usa lo scorso fine settimana.    

Le critiche più dure sono arrivate dai sopravvissuti alla bomba atomica, che hanno definito i commenti di Trump “inaccettabili”. Mimaki Toshiyuki, co-presidente di Nihon Hidankyo, la confederazione giapponese delle vittime della bomba atomica a cui è stato assegnato il Premio Nobel per la pace nel 2024, ha dichiarato di non poter fare a meno di chiedersi perché il presidente degli Stati Uniti abbia fatto tali commenti, e ha detto di sperare fortemente che Trump visiti Hiroshima.    

Dello stesso avviso Shiro Suzuki, sindaco della città di Nagasaki, nel Giappone occidentale, che ha detto di non capire cosa Trump intendesse con i suoi commenti, ma ha affermato che se questi fossero volti a giustificare gli attacchi atomici, Nagasaki esprimerebbe il suo profondo rammarico in quanto una delle città colpite.    Sulle parole di Trump è stato interpellato anche il segretario di Gabinetto Hayashi Yoshimasa.

Alla domanda se il governo intenda presentare una protesta, Hayashi senza sbilanciarsi ha risposto che il Giappone ha ripetutamente comunicato le proprie valutazioni sui bombardamenti atomici alla parte statunitense, e continuerà a mantenere una stretta comunicazione. L’ordigno nucleare ad Hiroshima venne sganciato dagli Stati Uniti il 6 agosto 1945 causando la morte di circa 140.000 residenti. Una seconda bomba venne utilizzata su Nagasaki il 9 agosto, decretando di fatto la fine della Seconda guerra mondiale 6 giorni dopo, con la resa incondizionata del Giappone.

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